Nuovo appuntamento con la rubrica "Cronache dal sofà": la fissità dello sguardo (causata da una protesi oculare di vetro all’occhio destro del suo interprete), un impermeabile beige sdrucito e un’automobile – una Peugeot 403 decappottabile – ammaccata e sbuffante.
E – soprattutto – un’intelligenza fuori dall’ordinario che, in barba all’aspetto trasandato, ne fa il protagonista di una delle serie televisive più longeve e più apprezzate. Anti–eroe arruffato e distratto (attenzione: soltanto all’apparenza!), scaturito negli anni Sessanta dalla fervida immaginazione di Richard Levinson e William Link, Colombo (di cui si è incerti circa il nome di battesimo: Frank, probabilmente) è un personaggio capace di radicarsi nell’immaginario collettivo per merito dell’attore che, per oltre trent’anni, tanto bene lo ha delineato: Peter Falk. Nata con l’intento di rovesciare il sistema tipico dei romanzi anglosassoni (laddove all’omicidio seguono prima l’indagine, poi lo smascheramento dell’assassino), questa formidabile serie poliziesca, ambientata a Los Angeles, punta sull’acume di Colombo, chiamato – a conclusione di un’indagine serrata, in cui ha braccato l’indiziato del delitto mordendolo alle caviglie come il più ostinato dei mastini...
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00:00|October 8, 2020
Fabio Canesi