Moruzzi Junior Band e il valore della musica d’insieme
L’importanza della musica d’insieme. Perché puoi scoprire che non si impara solo a suonare uno strumento, ma anche ad ascoltare, a dialogare, a confrontarsi, a socializzare e a «sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda». La musica diventa allora uno strumento di crescita anche, e a maggior ragione dunque, se parliamo di scuola. Così è per la Moruzzi Junior Band che, nata nel 2007 nell’ambito della Sacra Famiglia, oggi rappresenta una realtà musicale riconosciuta e di indubbio valore. A conferma della bontà del progetto anche il fatto che si è recentemente aggiudicata il 1° premio assoluto per la Categoria 1D del “Premio Abbado - Far Musica Insieme 2023”, organizzato e promosso dal Ministero dell’Istruzione e del merito - Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti, dall’Associazione nazionale critici musicali e dal Comune di Fiesole.
Ma se il prestigioso premio rappresenta la classica “ciliegina sulla torta”, la Mauro Moruzzi Junior Band ha una storia che merita di essere raccontata.
«Quando ho iniziato a insegnare, mi sono reso conto che l’ora di musica tradizionale aveva parecchi limiti e così mi è venuta voglia di provare a proporre un’esperienza di musica d’insieme. Il primo anno, eravamo nel 2007, avevano risposto alla nostra proposta in 12 - ricorda il coordinatore e direttore musicale Giovanni Grandi -. All’inizio si pensava di puntare solo sugli ottoni, considerato che io sono trombettista, poi in seguito sono nate delle belle collaborazioni per esempio con la scuola Pontesound e con il maestro Beppe Corbani. Fin dal primo anno, inoltre, siamo stati fortunatissimi perché i ragazzi iscritti erano davvero molto in gamba e nel giro di qualche mese ci siamo accorti che sarebbe potuta nascere una bella esperienza. Da qui sono passati i figli e i nipoti di Mauro Moruzzi tanto che d’accordo con la moglie Chiara e con la sorella Anna, abbiamo deciso di intitolare la Junior Band proprio al clarinettista cremonese prematuramente scomparso»....
Ma se il prestigioso premio rappresenta la classica “ciliegina sulla torta”, la Mauro Moruzzi Junior Band ha una storia che merita di essere raccontata.
«Quando ho iniziato a insegnare, mi sono reso conto che l’ora di musica tradizionale aveva parecchi limiti e così mi è venuta voglia di provare a proporre un’esperienza di musica d’insieme. Il primo anno, eravamo nel 2007, avevano risposto alla nostra proposta in 12 - ricorda il coordinatore e direttore musicale Giovanni Grandi -. All’inizio si pensava di puntare solo sugli ottoni, considerato che io sono trombettista, poi in seguito sono nate delle belle collaborazioni per esempio con la scuola Pontesound e con il maestro Beppe Corbani. Fin dal primo anno, inoltre, siamo stati fortunatissimi perché i ragazzi iscritti erano davvero molto in gamba e nel giro di qualche mese ci siamo accorti che sarebbe potuta nascere una bella esperienza. Da qui sono passati i figli e i nipoti di Mauro Moruzzi tanto che d’accordo con la moglie Chiara e con la sorella Anna, abbiamo deciso di intitolare la Junior Band proprio al clarinettista cremonese prematuramente scomparso»....
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Carla Parmigiani

