In un crescendo di rimpianti, intenso “Zio Vanja” di Lidi al “Ponchielli”
Sotto la maschera comica, si sa, Cechov svela il lato doloroso dell’umanità. «Ci si guarda in faccia praticamente solo a teatro ormai, anche a tavola o per strada si preferisce lo smartphone», dice il regista dello spettacolo, Leonardo Lidi. E così, nel giardino della tenuta del professor Serebrijakov, si discute di quanto sia noiosa e frustrante la vita di campagna, e di quanto l’ordine della casa si sia scomposto con l’arrivo del professore e della sua giovane seconda moglie. In un crescendo di rimpianti sempre più snervante, Vanja, interpretato da Massimiliano Speziani, accusa Serebrijakov, per il fallimento della sua vita. Si sente un colpo di pistola, Vanja tenta l’omicidio, ma anche questo è senza successo. «Quando è diventato “troppo poco” parlare d’amore? Come se poi ci fosse qualcos’altro di interessante. Se nel Gabbiano sprecavamo carta e tempo nel ragionare sulla forma più corretta con la quale passare emozioni al pubblico… in Zio Vanja l’arte è relegata a concetto museale, roba da opuscoli aristocratici, uno sterile intellettualismo che non pensa più al suo popolo, che annoia la passione», spiega Lidi....
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00:00|December 7, 2023
Paola Silvia Dolci