Cultura & Spettacoli

Salve Regina, la Cattedrale è in festa

Solenne processione per l’offerta di due corone d’oro alla Madonna del Popolo (e al Bambino)

Cattedrale di Cremona, fine del secolo XVI. I tempi sono inquieti. Il 2 aprile 1596 si costituisce la Compagnia delle Laudi del Sabato del Duomo con il compito di onorare la Beata Vergine con la musica, vocale e strumentale, ogni sabato e nelle feste dell’anno a lei dedicate, perché impetri dal suo Figliolo la pace per tutta la città. Cos’è accaduto? Della Vergine, che regge il Bambino, la chiesa maggiore possiede un’antica statua lignea, oggetto di grande devozione fin da tempi lontani: una devozione assopitasi tuttavia, come dicono le fonti, a causa del corrompersi dei costumi, benché continui a manifestarsi soprattutto in occasione del giorno dell’Assunzione, in cui vengono offerti doni cospicui. Nella quaresima del 1596 accade però un fatto eccezionale: la devozione viene fortemente risvegliata dall’appassionata predicazione del frate cappuccino Gerolamo Paolucci da Forlì , che invita a pregare la Vergine per mezzo di quella sacra immagine. La forte emozione suscitata dalle sue parole concretamente si traduce in copiosissime elemosine. Ce ne informa con dovizia di particolari il canonico Francesco Ferrari nella sua Relatione d’un voto solenne di due corone d’oro offerte dall’illustre città di Cremona a le imagini de la B. Verg. e del Signor nostro: le canne che sostengono le borse per le offerte si piegano per il peso del denaro depositatovi, tanto che qualcuna si spezza, ed è frequente che le gentildonne donino i loro gioielli, togliendosi i pendenti dalle orecchie, i rami d’oro dalle trecce, gli anelli dalle dita, le collane dal collo. Di tutti questi gioielli il cronista indica anche il considerevole numero e il valore di 360 scudi d’oro, secondo la stima dell’orefice Giovanni Francesco Bersani detto Rizzino: questo capitale si aggiunge alla somma di lire 900, soldi 11 e denari 9 di imperiali, frutto delle elemosine, che viene consegnata da frate Paolucci ai Prefetti della Fabbrica...
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00:00|April 1, 2021
Renata Patria
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