Alexander Lonquich: più confidenza con il suo mondo Il pianista ospite di StradivariFestival
Il carattere della musica strumentale di Haydn è quello di essere immaginosa e romanzesca. Il suo stile riunisce ed affastella tutti i generi arditamente. Avrebbe torto chi in lui cercasse la virgiliana misura. Haydn è l’Ariosto della Musica. Passeggia il suo genio per tutte le regioni dell’Arte. La sua immaginazione apre i tesori d’ogni bellezza, e ne dispone a sua voglia. La musica dell’Haydn è una magica dipintura, la quale vi presenta ad ogni tratto il meraviglioso e il seducente, accompagnati da una varietà senza pari ed animati da colori lucidissimi e sì bene accordati fra loro che incantano”. E ancora: “E giacché io amo render giustizia a tutti, vi dirò ben volentieri che l’Haydn non lasciava mai di correre a sentire la musica del Mozart ovunque sapeva eseguirsene, e mi diceva di aver imparato qualche cosa ogni volta che aveva udito le composizioni di quel talento prodigioso. Ben solenne testimonianza diede altresì l’Haydn del concetto in che teneva Mozart, allorché nell’incoronazione di Leopoldo II fu chiamato a Praga per comporvi In concorrenza del suddetto. Sapete che disse? Che dove scriveva un Mozart, Haydn non poteva mostrarsi. Giammai rivale fu più generoso e modesto. Diceva pubblicamente il barone Van Swieten, tanto amico ed ammiratore dell’Haydn, che se io Mozart fosse campato l’Haydn non sarebbe rimasto in trono. Io aggiungerò che, senza l’Haydn, anche il Mozart non sarebbe salito tant’alto”...
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00:00|October 3, 2019
Stefano Frati