Nuovo appuntamento con la rubrica "Io c'ero"
La chiave di lettura attraverso la quale la regista Marialuisa Bafunno ha reinterpretato “La Bohème” (venerdì 4 e domenica 6 ottobre scorsi, al teatro “Ponchielli”, nell’ambito della Stagione operistica) è utile a riportare l’attenzione, una volta ancora, su una questione oltremodo affascinante oltreché dibattuta: l’opportunità (o meno) di attualizzare l’Arte (declinata in ogni sua forma) calandola nella contemporaneità. La riflessione muove dall’aver visto qualcuno in platea arricciare il naso, alquanto dubbioso, dinanzi alla modernizzazione del capolavoro pucciniano, sostenendo - teoria, peraltro, non priva di fondamento - che, in riferimento a un’opera d’arte, nulla debba essere toccato. Per quanto riguarda il nostro pensiero, riteniamo che, nel caso di specie, Bafunno abbia svolto un lavoro egregio, esaltando ciascun Quadro mediante un progetto di modernizzazione che nulla ha tolto alla qualità....
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00:00|October 10, 2024
Fabio Canesi