“Vis à vis” contro il bullismo, con le foto di Giuli Barbieri
Questa volta non c’è una macchina fotografica a fare da schermo. Questa volta, Giuli ti chiede di guardarla dritto negli occhi, “Vis à vis”. Si è raccontata lei per prima, senza censure, ha dato voce al suo passato anche quando faceva male. E loro, i testimonial, hanno ricambiato lo sguardo con la stessa franchezza. Tanto che il progetto di Giuli Barbieri è diventato anche il loro.
Ci sono dolori che covano dentro. Se ne stanno lì nelle pieghe della memoria, fin quando un evento, anche casuale, non ce li ributta addosso. E le crepe lasciate in noi, all’epoca bambini, si trasformano in solchi, a volte voragini. L’artista ha una possibilità in più. Che non significa provare meno dolore, anzi a volte la sensibilità artistica lo acuisce, ma la creatività diventa un’àncora, alla quale si possono “aggrappare” anche gli altri trovando la forza - si spera - di esorcizzare il dolore. “Vis à vis” è il progetto fotografico di Giuli Barbieri per dire no al “bullismo”. «Il titolo - spiega la giovane fotografa - è un riferimento agli anni in cui ne sono stata vittima: in quei momenti e anche negli anni a venire, di fronte agli altri mi ritrovavo ad abbassare lo sguardo». “Vis à Vis” è l’invito a rialzare lo sguardo, «perchè non c’è niente di sbagliato in noi, casomai l’errore è dall’altra parte, dalla parte di chi con la violenza verbale o fisica prevarica. Questo racconto ai bambini che incontro nelle scuole quando mi invitano per parlare di bullismo», “Vis à vis” è una raccolta di immagini, - ritratti di musicisti, attori e ballerini che hanno condiviso il messaggio - che confluiranno in un’installazione fotografica e in un libro (il cui ricavato sarà devoluto all’associazione “Officine Buone” di Milano che porta musica negli ospedali oncologici). Al momento i protagonisti degli scatti sono...
Ci sono dolori che covano dentro. Se ne stanno lì nelle pieghe della memoria, fin quando un evento, anche casuale, non ce li ributta addosso. E le crepe lasciate in noi, all’epoca bambini, si trasformano in solchi, a volte voragini. L’artista ha una possibilità in più. Che non significa provare meno dolore, anzi a volte la sensibilità artistica lo acuisce, ma la creatività diventa un’àncora, alla quale si possono “aggrappare” anche gli altri trovando la forza - si spera - di esorcizzare il dolore. “Vis à vis” è il progetto fotografico di Giuli Barbieri per dire no al “bullismo”. «Il titolo - spiega la giovane fotografa - è un riferimento agli anni in cui ne sono stata vittima: in quei momenti e anche negli anni a venire, di fronte agli altri mi ritrovavo ad abbassare lo sguardo». “Vis à Vis” è l’invito a rialzare lo sguardo, «perchè non c’è niente di sbagliato in noi, casomai l’errore è dall’altra parte, dalla parte di chi con la violenza verbale o fisica prevarica. Questo racconto ai bambini che incontro nelle scuole quando mi invitano per parlare di bullismo», “Vis à vis” è una raccolta di immagini, - ritratti di musicisti, attori e ballerini che hanno condiviso il messaggio - che confluiranno in un’installazione fotografica e in un libro (il cui ricavato sarà devoluto all’associazione “Officine Buone” di Milano che porta musica negli ospedali oncologici). Al momento i protagonisti degli scatti sono...
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00:00|April 18, 2019
Carla Parmigiani