Per la rubrica L'altro Violino di Roberto Codazzi
Sul fronte dell’arte contemporanea Cremona ha fatto centro con la prima edizione di “Art Week”, manifestazione di cui abbiamo tessuto le lodi nella precedente puntata di questa rubrica e di cui attendiamo con ansia la seconda edizione. Per contro la città è stata più distratta nella valorizzazione del proprio patrimonio di arte antica, che è cospicuo, ma volendo c’è ancora tempo per rimediare, anche perché gli anniversari vanno da anno ad anno e comunque non è necessario un appiglio di calendario per celebrare i grandi geni della pittura. Nello specifico il riferimento va a Pietro Vannucci, più noto come “il Perugino”, di cui ricorre il 500° della morte. Ci sono ancora poche ore di tempo per visitare la grande mostra che la sua Perugia gli ha dedicato (“Il meglio maestro d’Italia - Perugino nel suo tempo”, fino a domenica 11 giugno presso la Galleria Nazionale dell’Umbria) e comunque nel capoluogo umbro e in altre località, tra cui Città della Pieve che ne ha dato i natali, le iniziative proseguono fino a 2024 inoltrato (www.peruginocinquecento.it). Si diceva di Cremona perché nella “nostra” chiesa di Sant’Agostino si trova una delle più belle opere del grande artista situate al di fuori del triangolo Perugia-Roma-Firenze, la cosiddetta “pala Roncadelli”, ovvero la Madonna col Bambino in trono tra i santi Giovanni Evangelista e Agostino, dipinta a Firenze nel 1494 e spedita a Cremona per soddisfare la ricca famiglia committente....
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00:00|June 8, 2023
Roberto Codazzi