Per il Darwin Day, al Museo Paleoantropologico tre scienziati e divulgatori a confronto
Dan Daniele celebra il “Darwin Day”. L’appuntamento è fissato per sabato 15 febbraio (dalle ore 9.30), presso il Museo Paleoantropologico di San Daniele Po (via Faverzani, al civico 11). La tradizione del “Darwin Day” è una celebrazione in onore di Charles Darwin, si tiene nei giorni in prossimità dell’anniversario della sua nascita e il tema, a San Daniele Po, sarà “Estinzione vs Evoluzione”, storia, ruolo e cause delle estinzioni nel tempo. Parteciperanno i tre scienziati Massimo Sandal, Mauro Mandrioli e Cesare Galli, su invito del sindaco, il paleontologo Davide Persico. L’istituzione organizzatrice dell’evento è il Museo Paleoantropologico del Po, fondato nel 1998 per opera del GNP, Gruppo Naturalistico Paleontofilo -, il cui direttore è l’ingegnere Andrea Carubelli - e del Comune di San Daniele Po.
Il Museo conserva al suo interno importanti fossili di era quaternaria, rinvenuti lungo le rive del nostro fiume. Tra i resti di mammut, cervo megacero, bisonte e di altre specie di era glaciale, occupa un posto di rilievo l’osso frontale di un “Uomo di Neanderthal”. «Questo fossile, rinvenuto nel 2009, e chiamato “Paus”, rappresenta attualmente l’unica eccezionale testimonianza della presenza di questa specie in Pianura Padana -, il direttore, Simone Ravara, naturalista e fotografo, che ci ha illustrato le diverse sezioni del museo.
«Una collezione di calchi, all’inizio della mostra, consente di ripercorrere le tappe salienti dell’evoluzione umana, dall’australopiteco a Homo sapiens, passando per specie chiave come Homo ergaster e Homo heidelbergensis. L’esposizione si conclude con la più importante raccolta di fossili umani mai rinvenuta nel fiume Po»...
Il Museo conserva al suo interno importanti fossili di era quaternaria, rinvenuti lungo le rive del nostro fiume. Tra i resti di mammut, cervo megacero, bisonte e di altre specie di era glaciale, occupa un posto di rilievo l’osso frontale di un “Uomo di Neanderthal”. «Questo fossile, rinvenuto nel 2009, e chiamato “Paus”, rappresenta attualmente l’unica eccezionale testimonianza della presenza di questa specie in Pianura Padana -, il direttore, Simone Ravara, naturalista e fotografo, che ci ha illustrato le diverse sezioni del museo.
«Una collezione di calchi, all’inizio della mostra, consente di ripercorrere le tappe salienti dell’evoluzione umana, dall’australopiteco a Homo sapiens, passando per specie chiave come Homo ergaster e Homo heidelbergensis. L’esposizione si conclude con la più importante raccolta di fossili umani mai rinvenuta nel fiume Po»...
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00:00|February 13, 2020
Paola Silvia Dolci