Lo sguardo di Bruce Springsteen si posa sul buio ai confini della città, su quella darkness of the edge of town raccontata magistralmente in un disco di parecchio tempo addietro: cerca vecchi amici, compagni di una vita o di un piccolo, ma importante tratto. Non è una riflessione in punta d’armonica, con la sei corde ad accompagnare la propria voce. Non si parla del fantasma di Tom Joad (title track dell’omonimo, splendido Lp del 1995), ma di Clarence “Big Man” Clemons, Danny Federici (due componenti della E Street Band) e di George Theiss dei Castiles, il primissimo gruppo del Boss. A loro è dedicata Ghosts, rock diretto e vibrante di tutta l’energia della E Street Band. Capitolo portante di un album che si apre conOne Minute You’re Here e il tema, forte e predominante dell’assenza, elemento di un’esistenza scandagliata nelle sue ultime produzioni, musicali e non...

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