Magio e Grasselli: le prime tracce risalgono al XII secolo

Domina da secoli, imponente ed austero, su corso XX Settembre, a Cremona: palazzo Magio Grasselli prende il proprio nome dalle famiglie, che vi hanno a lungo abitato ovvero quella dei Magio - che sono stati proprietari del maestoso edificio per circa 700 anni - e quella dei Grasselli - che qui risiedettero per circa un secolo e mezzo.
LE ORIGINI: LA «DOMUS MAGNA»
Le prime tracce documentate del complesso, da cui si originò il palazzo, risalgono al XII secolo
È probabile che già in origine - o quanto meno tra il 1169 ed il 1187 - i Magio risiedessero a Cremona in zona centro nei pressi dell’allora chiesa di San Gallo, antichissima, attestata sin dal 1141 e destinata a divenire giuspatronato di famiglia.
L’annessione dei sobborghi siti oltre le mura romane ed alcune bonifiche effettuate consentirono di avviare nuovi interventi di sviluppo urbano, che condussero alla costituzione di agglomerati più funzionali e razionali.
Ancora nel 1362 si ha notizia della dimora di un certo Pietro del fu Franceschino, sita alla sinistra dell’attuale portone d’ingresso di palazzo Magio: qui i documenti del XVI secolo collocano la cosiddetta domus magna, poi ampliatasi nel tempo, inglobando anche le abitazioni confinanti.
Le parti più antiche di palazzo Magio - ovvero gli scantinati o i solai a doppia orditura con mensole scolpite - risalgono al XV secolo. All’epoca la domus magna non era più in grado di ospitare i numerosi membri della famiglia Magio, sviluppatasi in due rami principali, quello facente capo a Galeazzo e quello facente capo a Bartolomeo. Quest’ultimo si trasferì in un’altra residenza, sempre in zona, ma era comunque necessario ingrandire la struttura, labirinto di edifici precedenti, che avevano preso forma senza alcun progetto unitario...
Le prime tracce documentate del complesso, da cui si originò il palazzo, risalgono al XII secolo
È probabile che già in origine - o quanto meno tra il 1169 ed il 1187 - i Magio risiedessero a Cremona in zona centro nei pressi dell’allora chiesa di San Gallo, antichissima, attestata sin dal 1141 e destinata a divenire giuspatronato di famiglia.
L’annessione dei sobborghi siti oltre le mura romane ed alcune bonifiche effettuate consentirono di avviare nuovi interventi di sviluppo urbano, che condussero alla costituzione di agglomerati più funzionali e razionali.
Ancora nel 1362 si ha notizia della dimora di un certo Pietro del fu Franceschino, sita alla sinistra dell’attuale portone d’ingresso di palazzo Magio: qui i documenti del XVI secolo collocano la cosiddetta domus magna, poi ampliatasi nel tempo, inglobando anche le abitazioni confinanti.
Le parti più antiche di palazzo Magio - ovvero gli scantinati o i solai a doppia orditura con mensole scolpite - risalgono al XV secolo. All’epoca la domus magna non era più in grado di ospitare i numerosi membri della famiglia Magio, sviluppatasi in due rami principali, quello facente capo a Galeazzo e quello facente capo a Bartolomeo. Quest’ultimo si trasferì in un’altra residenza, sempre in zona, ma era comunque necessario ingrandire la struttura, labirinto di edifici precedenti, che avevano preso forma senza alcun progetto unitario...
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00:00|November 5, 2020
Mauro Faverzani