Per la rubrica "Mostre e oltre"
Nel cuore di una Parigi postbellica, lontano dalle sale dei musei d’arte e dai salotti raffinati, emerge una nuova, inaspettata quanto scardinante concezione dell’arte: l’Art Brut. Ossia, l’arte dell’istinto, dell’anima nuda, dell’espressione incontaminata, che non si preoccupa delle regole, delle tecniche accademiche o delle convenzioni; l’arte di chi non ha mai frequentato una scuola d’arte, ma ha imparato da sé, dai sogni, dalle visioni. Ad elaborare il concetto di Art Brut fu l’artista e teorico francese Jean Dubuffet che, iniziando nel 1945 a collezionare opere di artisti non professionisti ed autodidatti e di persone spesso escluse dalla società, prese una posizione radicale contro il sistema dell’arte, lontano e al margine sia dai centri dell’arte tradizionale sia dai centri delle avanguardie. La collezione di Dubuffet fu poi donata alla Città di Losanna,.....
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00:00|December 19, 2024
Raffaella Colace