Una performance assolutamente innovativa, affidata all’estro di due grandi artisti: da una parte Elio Crifò, dall’altra un personaggio vulcanico qual è Vittorio Sgarbi. «A entrambi spetterà il compito di guardare ad alcune delle più conosciute opere del Medioevo attraverso una chiave di lettura oltremodo originale: io ne offrirò una visione “esoterica” (con opportuni riferimenti, per esempio, alla simbologia e alla cabala), di contro Sgarbi condurrà gli spettatori dentro una dimensione “exoterica” (teoria secondo la quale l’arte è esattamente ciò che appare: nessun carattere né di segretezza né di riservatezza, dunque, ma accessibilità a chiunque)», spiega Crifò, interprete oltre che autore de “EsotericArte - I misteri dell’arte italiana”, lo spettacolo - in programma dopo domani, domenica 17 novembre (ore 21) - che segna il debutto della stagione artistica 2019/2020 del teatro “Bellini” di Casalbuttano. «In origine, era Piergiorgio Odifreddi ad affiancarmi: la sua presenza sul palcoscenico assicurava un confronto certamente filosofico, direi perfino matematico, in opposizione al mio “slancio” che vuole che a ogni elemento...

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