Il 17 ottobre il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani hanno firmato la convenzione che apre formalmente l’istruttoria con la quale si realizzeranno i progetti e si permetterà all’Italia di accedere ai fondi comunitari per la costruzione delle opere. Martedì 12 novembre a Bruxelles il via libera ai progetti dalla Direzione Generale dell’Energia e dei Trasporti.
Via libera alla navigazione sul Po, con una certa preferenza per la regimazione che rappresenterebbe la risposta definitiva, seppur di medio periodo, al problema dell’abbassamento dell’alveo del fiume. L’Europa ci crede davvero e decide di investire sull’idrovia padano-veneta cofinanziando i progetti per rendere il Po navigabile 365 giorni l’anno, così da essere fruibile per la navigazione turistica e commerciale. D’altra parte, poco meno di due mesi fa, proprio qui a Cremona in occasione della presentazione del confinanziamento comunitario, l’assessore regionale Viviana Beccalossi era stata chiara: « O lo facciamo adesso o mai più».
Ebbene, nell’ultimo anno non ci si è persi in chiacchiere e il 17 ottobre il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e il vicepresidente della Commissione Europea e commissario all’industria, Antonio Tajani, hanno sottoscritto la convenzione che apre formalmente l’istruttoria con la quale si realizzeranno i progetti e si permetterà all’Italia di accedere ai fondi comunitari per la costruzione delle opere.
Martedì 12 novembre una delegazione ai massimi livelli dell’Aipo (l’Agenzia Interregionale per il Po) è volata fino a Bruxelles per ricevere l’imprimatur definitivo dalla Direzione Generale dell’Energia e dei Trasporti.
«L’importante è fare le cose per bene e in tempi rapidi» - commentano all’Aipo. Un documento preliminare sarà pronto entro dicembre 2014, mentre il progetto finale sarà redatto entro ottobre 2015», in tempo per dimostrare di poter avviare subito i cantieri».
Da Bruxelles i dirigenti dell’Aipo sono tornati in Italia con la netta sensazione che l’Europa abbia deciso di investire sul Po all’interno di un piano dedicato all’infrastrutturazione del vecchio continente che vedrà messe a disposizione risorse solo per il potenziamento delle ferrovie e delle vie d’acqua. Purchè questa volta il nostro Paese sia serio e faccia sul serio. Per l’Italia e per Cremona che ospita il porto interno più attrezzato del nord Italia si prospetta dunque un’occasione d’oro. E non solo in senso metaforico: se ci presenteremo all’appuntamento con i progetti richiesti nei tempi previsti, Bruxelles è pronta a mettere sul piatto 1 miliardo di euro.
Ebbene, nell’ultimo anno non ci si è persi in chiacchiere e il 17 ottobre il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e il vicepresidente della Commissione Europea e commissario all’industria, Antonio Tajani, hanno sottoscritto la convenzione che apre formalmente l’istruttoria con la quale si realizzeranno i progetti e si permetterà all’Italia di accedere ai fondi comunitari per la costruzione delle opere.
Martedì 12 novembre una delegazione ai massimi livelli dell’Aipo (l’Agenzia Interregionale per il Po) è volata fino a Bruxelles per ricevere l’imprimatur definitivo dalla Direzione Generale dell’Energia e dei Trasporti.
«L’importante è fare le cose per bene e in tempi rapidi» - commentano all’Aipo. Un documento preliminare sarà pronto entro dicembre 2014, mentre il progetto finale sarà redatto entro ottobre 2015», in tempo per dimostrare di poter avviare subito i cantieri».
Da Bruxelles i dirigenti dell’Aipo sono tornati in Italia con la netta sensazione che l’Europa abbia deciso di investire sul Po all’interno di un piano dedicato all’infrastrutturazione del vecchio continente che vedrà messe a disposizione risorse solo per il potenziamento delle ferrovie e delle vie d’acqua. Purchè questa volta il nostro Paese sia serio e faccia sul serio. Per l’Italia e per Cremona che ospita il porto interno più attrezzato del nord Italia si prospetta dunque un’occasione d’oro. E non solo in senso metaforico: se ci presenteremo all’appuntamento con i progetti richiesti nei tempi previsti, Bruxelles è pronta a mettere sul piatto 1 miliardo di euro.
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00:00|November 18, 2013