Giovani e violenza: le parole di don Andrea Spreafico, parroco della Beata Vergine
Tensioni, trasgressioni, violenze. Il cuore di Cremona, sfortunatamente, è ultimamente animato da episodi sempre più gravi, che spesso vedono protagonisti anche i giovani. Ma se questa è la situazione nel centro città, cosa succede nelle periferie? Gli oratori, così come le associazioni e i centri di aggregazione, possono essere attori di cura e prevenzione di questi fenomeni? Ne abbiamo parlato con don Andrea Spreafico, che, dal 2023, è alla guida della parrocchia della Beata Vergine di Caravaggio, nella periferia est di Cremona.
Don, cosa c’è, secondo lei, alla base di questi episodi?
«Potrebbe esserci un bisogno di sfogo della rabbia, che probabilmente non avviene attraverso altri canali. Normalmente questo bisogno viene da una situazione di scarsità riguardante il proprio passato, la propria famiglia, da qualche vergogna. Questo fare del male è segno di una patologia interiore in corso. E, purtroppo, di questi tempi, ne vediamo in maggior numero rispetto all’unico bulletto che imperversava in oratorio quando eravamo piccoli noi. Così la gang diventa un momento di rivalsa personale per affrontare una situazione scolastica, personale o affettiva disastrosa. E la creazione di queste gang spesso avviene all’insaputa dei genitori, che normalmente ci tengono che i loro figli si comportino bene. I ragazzi stessi hanno paura che noi contattiamo le famiglie, perché vogliono mantenere queste due personalità molto distinte». ...
«Potrebbe esserci un bisogno di sfogo della rabbia, che probabilmente non avviene attraverso altri canali. Normalmente questo bisogno viene da una situazione di scarsità riguardante il proprio passato, la propria famiglia, da qualche vergogna. Questo fare del male è segno di una patologia interiore in corso. E, purtroppo, di questi tempi, ne vediamo in maggior numero rispetto all’unico bulletto che imperversava in oratorio quando eravamo piccoli noi. Così la gang diventa un momento di rivalsa personale per affrontare una situazione scolastica, personale o affettiva disastrosa. E la creazione di queste gang spesso avviene all’insaputa dei genitori, che normalmente ci tengono che i loro figli si comportino bene. I ragazzi stessi hanno paura che noi contattiamo le famiglie, perché vogliono mantenere queste due personalità molto distinte». ...
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00:00|March 6, 2025