In vista del prossimo anno accademico riconfermati i corsi in partenza e i docenti, ma dalla Statale non arrivano risposte sull’idea di rilancio
L'Università a Crema riprende quota. Siamo solo a fine settembre, ma i numeri delle nuove immatricolazioni segnano un trend ben diverso rispetto agli ultimi anni. I corsi triennali hanno riscontrato un aumento dei nuovi iscritti, che oscilla tra il 30 e il 35 per cento. «Abbiamo riscontrato un andamento decisamente interessante, sia per il corso d’Informatica che per Sicurezza dei sistemi e delle reti - commenta il direttore del Polo cremasco Nello Scarabottolo - Quest’ultimo, in versione online, ha addirittura raddoppiato gli iscritti». L’edizione virtuale del corso ha totalizzato infatti il 120 per cento di alunni in più, disseminati in tutta Italia. «Merito di una buona pubblicità mirata e dell’utilizzo dei social media - afferma Scarabottolo - Quest’anno abbiamo puntato ad una pubblicità più ampia e capillare soprattutto su internet, oltre agli stage in sede rivolti agli studenti degli istituti superiori. In questo modo molti ragazzi sono venuti a conoscenza della nostra offerta formativa, e pur abitando lontano hanno deciso di laurearsi a distanza». La maggior parte dei frequentanti proviene dal territorio, in particolare dalle province di Cremona, Bergamo e Brescia, seguita da una percentuale distribuita anche nelle altre regioni. Sono ancora pochi gli stranieri, ma si tratta di un dato destinato a cambiare in base a corsi specialistici e master ancora in corso di definizione. Studenti o lavoratori, cremaschi o no, è ancora difficile tracciare un profilo dei nuovi immatricolati: «Le iscrizioni chiuderanno il 15 di ottobre, fino a quel momento il quadro è ancora incerto», aggiunge il dirigente. «Le prossime settimane saranno decisive, perché raccoglieranno le adesioni di chi ha atteso il risultato dei test d’ingresso ad altre facoltà, senza contare gli indecisi che ogni anno avanzano domande di ammissione anche ben oltre il limite stabilito». Un quadro più che positivo, che finalmente rende giustizia agli standard di qualità che caratterizzano il polo cremasco, con una percentuale di occupazione post lauream superiore al 90 per cento.
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Lidia Gallanti



