Ultimo provvedimento urbanistico della giunta Perri, il Piano integrato di Intervento del Cremona City Hub offre il fianco alle critiche dell’opposizione, su un tema, quello legato allo sviluppo del Polo tecnologico, su cui sia il candidato del centrosinistra Galimberti sia il sindaco uscente intendono giocare le proprie carte. Il 23 aprile scorso sono scaduti i termini per la presentazione delle osservazioni al Piano in Comune, alcune di singoli professionisti, altre di associazioni da sempre impegnate sui temi urbanistici come Legambiente e Italia Nostra. Ma soprattutto c’è il Pd a insistere su alcune questioni, prima fra tutte la mancanza di un accordo sottoscritto tra Aem, proprietario dell’area dell’ex macello, su cui è stato localizzato il Polo tecnologico e le aziende del consorzio Crit, quelle che, insieme a Linea Com e Politecnico, costituiranno il cuore e il cervello del Polo. I democratici avrebbero voluto un confronto in commissione urbanistica per esaminare i contenuti delle osservazioni, esattamente come richiesto a suo tempo per l’adozione del Pgt, ma i tempi sono ormai stretti e i lavori del Consiglio comunale finiti.
Oltre alla questione del Polo tecnologico, pesanti dubbi sono stati sollevati dal consigliere Alessia Manfredini circa l’effettiva necessità di nuove residenze stante la presenza di tante case sfitte a Cremona...
Oltre alla questione del Polo tecnologico, pesanti dubbi sono stati sollevati dal consigliere Alessia Manfredini circa l’effettiva necessità di nuove residenze stante la presenza di tante case sfitte a Cremona...
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00:00|May 4, 2014
Giuliana Biagi