Scegliere la nuova caldaia, non è poi così semplice. Alcune condizioni da tener presente non dipendono dal privato, ma da scelte governative, anche a lungo termine. Pensiamo alla rinuncia al nucleare e al costo dell’energia elettriche, superiore di molto a quella di un residente in Francia. Dino Salomoni, direttore della filiale Idras di via Rosario a Cremona, amplia l’analisi sul tema. Ma non manca di dare il suo suggerimento ad un’ipotetica signora Maria che vuole cambiare caldaia.
«Il mercato green: passato, presente e futuro». L’ingegner Dino Salomoni dà un titolo al proprio intervento che si basa su concetti ben consolidati, Spiega subito che il problema principale è l’incertezza rappresentata dallo Stato italiano che non fa percepire al cittadino quale sarà la strada che verrà intrapresa. Aggiunge: «Se dovessero dirci: domani mattina ripartiamo con il progetto di un nucleare pulito per avere energia elettrica a condizioni molto più favorevoli, poi tutta la filiera potrebbe adeguarsi e sposare questa nuova linea. Il problema principale che stiamo riscontrando tutti i giorni, figlio anche del 110 per cento, è questa idea di voler passare a tutti i costi alle pompe di calore. Vero, oggi queste pompe di calore hanno una tecnologia capace di sostituire qualsiasi generatore a metano, ma purtroppo non siamo pronti. Faccio un esempio. installiamo una pompa di calore in un’abitazione standard. La pompa avrà un assorbimento di corrente che possiamo stimare in 4 KW. Ma in questa abitazione green in cui ho eliminato il metano, avrò fornelli a induzione che possono consumare altri 2,5-3 KW di corrente. Se li sommiamo, siamo già oltre i 6 KW del domestico. Poi ho l’illuminazione, il frigo e il freezer. Domanda: come facciamo, in questa abitazione, a sostenere questo bisogno energetico? La soluzione potrebbe essere quella di passare al trifase. Ma sappiamo valutare quanto è complicato far funzionare sul trifase, un’abitazione progettata sul monofase? Allora, torniamo indietro un passo e ci rendiamo conto che la signora Maria, che è la persona che acquisterà la caldaia, si trova di fronte a problemi più grandi di lei».
In teoria, però, le case green dovrebbero portare ad un risparmio di energia.
«Sì, ma occorre confrontarsi con la realtà. In Francia, dove l’energia costa molto meno che da noi grazie al nucleare, hanno anche la possibilità di aggiungere (...)».
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