FLC CGIL. La segretaria generale di Cremona, Alba Caridi, delinea il panorama attuale e futuro
Da un lato le riforme del PNRR, dall’altro un’ondata di provvedimenti scolastici che la CGIL giudica frammentati, accelerati e orientati al mercato. In mezzo, la scuola reale, quella che ogni giorno fa i conti con organici tagliati, disuguaglianze educative, precarietà diffusa. A dirlo è Alba Caridi, segretaria generale della FLC CGIL Cremona, che prova a delineare il futuro del mondo della scuola e lancia un appello: «Difendere la scuola pubblica significa difendere la democrazia».
In questi mesi si sono succedute tante novità nel mondo della scuola. Che idea emerge dalle scelte del governo?
«Emergono scelte molto chiare, anche se spesso presentate come provvedimenti separati: una scuola pubblica che deve rispondere più ai bisogni produttivi che a quelli educativi, più alle esigenze delle imprese che a quelle della formazione. Si tratta di una trasformazione pervasiva, non sempre dichiarata, che si muove su più piani: curricolare, organizzativo e culturale. Un filo rosso che lega la riforma dell’istruzione tecnica, il liceo del Made in Italy, le nuove Indicazioni nazionali, la valutazione degli studenti».
Che risultati ha portato?
«Il risultato è una scuola sempre più addomesticata all’impresa, semplificata nei contenuti, meno autonoma, più gerarchica, selettiva, centrata sulla performance individuale. La scuola che vogliamo noi è tutt’altra cosa: inclusiva, partecipata, capace di formare persone e non solo forza lavoro...

LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO AL 30 OTTOBRE OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
15:58|October 24, 2025
Mauro Taino

