classici senza confini
«C’era una volta la “terza corrente”, che cominciò col Modern Jazz Quartet del pianista John Lewis: improvvisazione in smoking, incontro tra Bach, swing e barocco. Poi, l’entrata in scena di Dave Brubeck: un altro pianista cresciuto nella musica classica, che riusciva a tenere assieme Take Five e Arte della
fuga. Scorrendo gli anni, i jazzisti Keith Jarrett e Chick Corea, entrati senza troppi complessi nelle sonate di Haendel e Mozart, fino al Clavicembalo ben temperato, senza dimenticarsi di Gershwin, che in Rhapsody in Blue aveva proposto un connubio di nuovo e vecchio mondo.
rappresenta il trionfo della costruzione formale». Principiavano così, nell’edizione 2014 del Festival Monteverdi, le note di sala scritte dal violoncellista Andrea Nocerino per il concerto di Paolo Fresu, “Back to Bach”. La magia del trombettista sardo si rinnova martedì prossimo, 6 febbraio, all’Auditorium “Giovanni Arvedi”. Il musicista di Berchidda è il secondo ospite della rassegna “Concerti all’Auditorium”, felice rilettura del repertorio colto attraverso inusitate vesti sonore.
Dopo l’applaudito duo fisarmonica-mandolino di Ksenija Sidorova ed Avi Avital, il barocco rivive nella cifra jazzistica offerta da Fresu e l’ensemble dei Virtuosi Italiani diretti da Alberto Martini, co-ideatore del programma. L’orchestra dei Virtuosi è quella spiritualmente più affine nel creare questa contaminazione crossover: il loro repertorio spazia da Vivaldi a Shostakovich, incrociando il proprio percorso con la polifonia stilistica di Uri Caine, Goran Bregovic, Chick Corea e Ludovico Einaudi.
Maestro Fresu, ispirandomi al saggio di Calvino “Perché leggere i classici”, riprendo questo titolo come domanda, traslandola al mondo della musica.
«Sul perché leggere, allargando in ambito universale, risponderei senz’altro che leggiamo per la passione e per la curiosità che muove ognuno di noi. Trovo che la musica classica - il barocco, specialmente - abbia molte affinità con il jazz: sono due mondi molto vicini, più affini di quanto si pensi. Un esempio di questa vicinanza è il mio lavoro più recente: la rivisitazione del Laudario di Cortona (raccolta del 1250, testimonianza più antica di melodia su testo in lingua volgare italiana, ndr) inciso con l’Orchestra da Camera di Perugia. Più si va indietro nel tempo e più penso che la musica assuma un carattere popolare, qualità che è proseguita, anche se solo in parte, nei secoli successivi. Il jazz è l’ultima propaggine di questa qualità, pur con evoluzioni che hanno assunto sfumature e inclinazioni diverse.
[...]
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL'EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDI 8 FEBBRAIO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
© Riproduzione riservata
-
22/03/24 14:08Segue »
Ispirato ed efficace. I Black Crowes
Nuovo appuntamento con la rubrica Musica! Accordi & Disaccordi
tornano a volare alto -
12/03/20 23:45Segue »
"Uniti per la provincia di Cremona": il territorio si mobilita per i nostri ospedali
Nasce l'associazione promossa dalle forze economiche del territorio, Fondazione Arvedi – Buschini, la Libera Associazione Agricoltori Coldiretti, Associazione Industriali, Confartigianato Cremona e Confartigianato Crema, Libera Artigiani di Crema, Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Confcooperative, per raccogliere fondi in sostegno dei nostri operatori sanitari in trincea contro il coronavirus -
06/10/23 15:08Segue »
«Vaccinarsi con fiducia»
Intervista alla dottoressa Laiolo, responsabile dell’Unità Operativa
Vaccinazioni dell’Asst di Cremona -
22/03/24 16:40Segue »
Responsabilità, sacrificio e soddisfazioni
Carlotta Zazza, laureata in Infermieristica a Cremona, racconta il suo percorso: «Quando la persona si accorge che abbiamo fatto la differenza, è davvero gratificante» -
22/03/24 16:59Segue »
Ex Manfredini, sopralluogo sul cantiere. Politecnico operativo nella nuova sede entro la primavera del 2025
Il Cavalier Giovanni Arvedi: «Lavoriamo per assicurare ai giovani percorsi di crescita di eccellenza e luoghi all’avanguardia» -
22/03/24 17:16Segue »
I giovani come il “Big Bang”
Università Cattolica, celebrato il Dies Academicus nel 40esimo della presenza a Cremona. Giovanni Arvedi: «Facciamo sì che creino per la nostra comunità cose importanti»
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.