i confini della vita
Secondo il Libro tibetano dei morti, il Bardo è quello stato transitorio tra la morte e la rinascita in cui la coscienza è ancora vigile e ricettiva. In questa sorta di limbo, in cui fluttuano e planano le anime che lo popolano, irromperà un giovane ragazzino, Willie Lincoln per l’esattezza, la cui presenza darà l’avvio al progressivo deteriorarsi dell’apparente quiete e serenità di questo non-luogo. Spaesato, Willie potrà godere delle premure di tre spiriti guida d’eccezione - il gentile e rispettoso Hans Vollman, il romantico sognatore Roger Bevins III e il devoto reverendo Everly Thomas - che lo aiuteranno a districarsi tra le insidie che lo attendono e, soprattutto, a interiorizzare il nuovo rapporto con il padre, Mr Lincoln, fatto di lunghi silenzi in quanto, seppur il presidente fosse l’unico sinora in grado di manifestarsi agli occhi di queste povere anime, la comunicazione convenzionale era resa impossibile dalla condizione attuale delle cose. George Saunders trasforma una vicenda pubblica, la morte del giovane Willie Lincoln, in un intimo rapporto di dolore e sofferenza tra un padre che non si rassegna alla scomparsa del proprio bambino e un figlio che lo accompagna in questo complesso percorso di necessaria accettazione perché «la sua attuale condizione di sofferenza non era esclusiva, tutt’altro, ma simile a quella che vivevano e avrebbero vissuto altre schiere di persone, in ogni momento, in ogni tempo, e non andava prolungata né esagerata perché, in quella condizione, lui non poteva essere d’aiuto a nessuno e dato che il suo ruolo lo poneva nella condizione di essere di grande aiuto o gran danno [nrd la Guerra civile era già iniziata da un anno], non doveva continuare ad abbattersi, se poteva evitarlo». Acclamato in America ed elevato a “capolavoro di generosità e umanità”, Lincoln nel Bardo è senz’altro un romanzo corale riuscitissimo che si avvale di una propria terminologia specifica volta a rafforzarne l’ambientazione (non esistono bare ma “casse da malato”, non cripte ma “case di pietra”, le anime non trapassano semplicemente ma si parla del “rumore di fiammata connesso al fenomeno della materialuceradiante”) ed è al contempo una sensibile e accurata riflessione sulla vita e sulla morte.
DA MONDO PADANO DELL'8 SETTEMBRE 2017
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