e “un porto franco”
l'amicizia tra don Mazzolari e don Astori
Un tassello in più per approfondire la figura di don Primo Mazzolari e la sua profonda amicizia con don Guido Astori. Il seminario, i primi anni di ordinazione, le “grandi” guerre e il dopoguerra rivissuti attraverso oltre trecento lettere - alle quali si aggiungono importanti testi di archivio -, ora raccolti nel libro “Ho bisogno di amicizia”, curato da don Bruno Bignami e don Umberto Zanaboni, rispettivamente postulatore e vice-postulatore della causa di beatificazione di don Primo.
Ne abbiamo parlato con don Bruno Bignami.
“Ho bisogno di amicizia”. La suggestione per il titolo è forte, considerato il tempo difficile che stiamo vivendo...
«La suggestione è data a più livelli in questi tempi - è la risposta di don Bruno -. Sicuramente tutti avvertiamo che, in tempo di pandemia, l’amicizia e le relazioni sono una ricchezza straordinaria. Ci mancano i legami. E sappiamo che sono il primo vero vaccino per uscire dalla crisi odierna. Inoltre, l’amicizia è stata bistrattata in questi anni. Sui social diciamo di avere centinaia di amici e questo ha portato a screditare il valore di un rapporto umano indispensabile per ciascuno. Nella vita gli amici veri sono pochi. Alla faccia di quel che si dice, dei numeri che sbandieriamo su Facebook o del titolo altisonante di un programma televisivo per giovani artisti… l’amicizia è molto di più!».
Veniamo al libro. “Ho bisogno di amicizia” è il racconto attraverso le lettere di un’amicizia profonda: quella tra don Primo Mazzolari e don Guido Astori. Come si erano conosciuti? E a quale periodo si riferiscono le lettere?
«Don Primo Mazzolari e don Guido Astori sono preti della diocesi di Cremona. Pur avendo due anni di differenza, hanno condiviso gli studi in Seminario e sono stati ordinati nella stessa annata, il 1912. La loro amicizia nasce tra le mura di via Milano 5 a Cremona e si approfondisce col passare del tempo....
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