in nome dell’amore
di Microcosmi (Itinerari di lettura)
Il primo pugno in pieno viso preso a nove anni per difendere la Martina di turno al centro di ogni pensiero, la prima lettera di otto pagine che iniziava piena di rabbia e rancore e finiva con un autentico “ti amo” per riconquistare la ragazza che ti aveva lasciato, quell’incontro folgorante con una certa Chiara negli anni universitari in una Venezia così bella da togliere il fiato. Poi ci sono loro, i volti di tutte quelle persone incrociate e sfiorate con lo sguardo come il ragazzo gracile che fa il barista alla stazione di Piacenza e serve cappuccini con disegnato sopra un cuore che puntualmente diventa più grande per le clienti donne, quel Mario che tutti i giorni – per quasi un anno – aveva scritto frasi d’amore per la Jole, vedova di guerra, alla quale continua a scrivere in un angolo di un bar anche dopo la sua morte o quella coppia di signori spiata sul treno per Torino che mangiava qualcosa simile ad un arancino che profumava di limone e spezie e nel mentre si scambiava attenzioni e tenerezze.
“La vita fino a te” è un insieme di storie che restituisce un immediato sorriso a chi le legge, è finalmente un libro sull’amore che inonda la vita, sulla bellezza che è possibile scorgere nelle persone, nei gesti e nei colori.
Matteo Bussola, attraverso lo strumento poetico del ricordo, compie un esercizio difficilissimo che pare ormai passato di moda: soffermarsi sulla “bellezza in quel che c’è, anche quando arriva o è arrivata inattesa e quasi a far male”. In anni in cui nel mercato editoriale spopolano il dolore, la sofferenza e l’inadeguatezza, “<+S CORSIVO>La vita fino a te<+S TONDO>” irrompe come un vero raggio di sole, illuminando ciò che per il suo scrittore ha davvero un senso: l’amore, che è vita nella sua forma primordiale. Dopo il successo ottenuto con il bestseller “<+S CORSIVO>Notti in bianco, baci a colazione<+S TONDO>”, Matteo Bussola si riconferma uno scrittore dall’animo sensibile capace di far sgorgare dalla sua penna una tenerezza rara e davvero preziosa, una tenerezza in grado di far commuovere e sperare.
“L’amore in genere, comincia quando due persone si riconoscono. Finisce quando non si riconoscono più”.
DA MONDO PADANO DEL 20 LUGLIO 2018
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