fatti e misfatti di un ko
che non ammette alibi
Fra pianti e rimpianti, la Cremo si ferma ancora. A Bolzano ormai il ko è innalzato al rango di abitudine: amara come le radici di Soncino. Ma c'è qualcosa di peggio del 3-1 rimediato sul campo in questo sabato da dimenticare in fretta: è l'infortunio di Brighenti. Gli accertamenti parlano di frattura scomposta del radio.
Il suo, al Druso, è l'unico dolore vero. Quello dei compagni è un pianto greco. Uno stanco e molesto trascinarsi qua e là in balia di avversari superiori in tutto. Pressing, condizione fisica e motivazioni. Materiale che innerva le ambizioni del Sudtirol. I padroni di casa sono martelli pneumatici che si abbattono sulla Cremo di cristallo e la sbriciolano in mezz'ora. La picconata assestata da Tagliani in avvio, sfruttando lo sbandamento difensivo, apre la voragine che inghiotte i grigiorossi. Da quel momento si viaggia in discesa. Peggio ancora, in picchiata. Verso il basso che più basso non si può. Fa acqua la fase difensiva, dove Castellini e Briganti si scoprono privi di mordente e collante, Marchi va in ordine sparso e Crialese non argina Marras. La caccia al portatore di palla imposta ai suoi da Sormani spedisce in default il centrocampo. Nella rete cadono gli uomini di concetto, ma anche i portatori di borraccia. Jadid accende un paio di traccianti che Kirilov spegne fra i piedi, segna un fantagol con la complicità di Melgrati quando l'acqua per la doccia è già a temperatura, ma per il resto tira a scamparla. Palermo abbandona la sfida già prima di uscire per infortunio sul 2-0. Moroni, preferito a Finazzi, trotta come un gringo della pampa senza incidere tacche sul calcio del fucile.
Davanti l'addio anticipato di Brighenti è uno choc dal quale non ci si ripiglia. Lo sostituisce Manaj, che si cala nella parte del centravanti guerriero e stavolta non passa inosservato. Restano ai margini Kirilov e Di Francesco, micce posizionate sulla linea del fronte, ma lasciate inesplose.
La partita la fanno gli altri, dal principio alla fine. Del primo tempo: l'unico fra i due ad avere rilevanza pratica. Martin sarà pure imperfetto nei movimenti in terza linea, ma è una leva preziosa, utilizzata a sostegno di Branca e Cia. Dal suo piede nascono cross che vanno a toccare il nervo scoperto della Cremo: la disattenzione che sconfina nell'apprensione. Sempre e costantemente in ritardo su tutto e tutti, i grigiorossi regalano il secondo gol a Novotny, libero di affondare il colpo a pochi passi dall'incerto Galli; poi sprofondano sulla mischia risolta piuttosto inconsapevolmente da Mladen. La realtà è servita. Nuda e cruda. Alle sue spalle fioriscono e sfioriscono in pochi istanti gli alibi, di cartapesta come le maschere di carnevale. Indice puntato sulle condizioni del campo di gioco: davvero pessime. Anche per loro. E già questo è sufficiente per non confinare la sconfitta ad un problema di giardinaggio. A ruota seguono le valutazioni sulla settimana particolare vissuta dal gruppo, alle prese con la sindrome della coperta corta. Considerazioni che una riflessione la meriterebbero pure, a patto che non diventi la coperta di Linus sotto la quale nascondere le nostre fragilità.
Poco da salvare anche pescando nei secondi 45 minuti, dove la fregola da appagamento allenta le maglie biancorosse ma i viaggi della speranza verso Melgrati franano davanti all'inconsistenza degli attaccanti o alla solerzia di Zullo e Tagliani, che salvano a fil di linea bianca. Il gol di Jadid è comunque equo. Sotto questo 3-1 tornano però a spalancarsi le porte del dubbio. Basta gettare l'occhio sulla classifica per provare a fior di pelle una sottile inquietudine.
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
-
Cremona 07/02/15Segue »
Cremo a capo chino
Le voci del mesto post partita viaggiano sul filo social tenuto dall'ufficio comunicazione grigiorosso. «Spero che in settimana recuperi qualche ragazzo ...
Brighenti: è frattura -
Cremona 07/02/15Segue »
Bolzano ancora amara
Primo tempo da incubo per la squadra di Giampaolo. Inutile il gran gol di Jadid a tempo scaduto
Cremo, ko senza appello
-
22/03/24 14:08Segue »
Ispirato ed efficace. I Black Crowes
Nuovo appuntamento con la rubrica Musica! Accordi & Disaccordi
tornano a volare alto -
12/03/20 23:45Segue »
"Uniti per la provincia di Cremona": il territorio si mobilita per i nostri ospedali
Nasce l'associazione promossa dalle forze economiche del territorio, Fondazione Arvedi – Buschini, la Libera Associazione Agricoltori Coldiretti, Associazione Industriali, Confartigianato Cremona e Confartigianato Crema, Libera Artigiani di Crema, Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Confcooperative, per raccogliere fondi in sostegno dei nostri operatori sanitari in trincea contro il coronavirus -
06/10/23 15:08Segue »
«Vaccinarsi con fiducia»
Intervista alla dottoressa Laiolo, responsabile dell’Unità Operativa
Vaccinazioni dell’Asst di Cremona -
22/03/24 16:40Segue »
Responsabilità, sacrificio e soddisfazioni
Carlotta Zazza, laureata in Infermieristica a Cremona, racconta il suo percorso: «Quando la persona si accorge che abbiamo fatto la differenza, è davvero gratificante» -
22/03/24 16:59Segue »
Ex Manfredini, sopralluogo sul cantiere. Politecnico operativo nella nuova sede entro la primavera del 2025
Il Cavalier Giovanni Arvedi: «Lavoriamo per assicurare ai giovani percorsi di crescita di eccellenza e luoghi all’avanguardia» -
22/03/24 17:16Segue »
I giovani come il “Big Bang”
Università Cattolica, celebrato il Dies Academicus nel 40esimo della presenza a Cremona. Giovanni Arvedi: «Facciamo sì che creino per la nostra comunità cose importanti»
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.