nonostante turbo Kirilov
Un passo avanti in classifica e due indietro nel percorso di crescita. E alla fine ti ritrovi la solita Cremo incompiuta. Calviniana più che calvinista nell'indole, dimezzata come il celebre visconte. Una Cremo spesso padrona del gioco, quasi mai del risultato. Una squadra che semina per il campo buone intenzioni ma poi non le lascia germogliare.
Sarà lo stato d'emergenza attestato dal bollettino delle assenze. Sarà che giocare davanti a 300 spettatori, sostiene Giampaolo, fa troppo amichevole del giovedì e la concentrazione va a farfalle. Sarà quel che sarà, come cantava Tiziana Rivale dal palco di Sanremo, ma il punto è che questa Cremo in perenne fase di decollo dopo il rullaggio si àncora di nuovo a terra. E lo fa rovinandosi da sola quando mancano una manciata di minuti alla fine: in vantaggio di un gol e dopo aver raddrizzato una sfida nata storta. Il risultato è un pareggio gusto fiele somministrato in fiala. Le cose da salvare in questo pomeriggio di calcio da periferia si contano sulle dita di una mano: la doppietta d'autore di Kirilov, il tunnel di Ciccone rifilato al diretto avversario in area di rigore, il colpo di testa di Brighenti strappato dalla rete con le unghie da Cincilla, la parata di Cincilla sul colpo di testa del Birghe e il manipolo di ragazzini che improvvisano un tutti contro tutti nel piazzale del parcheggio prima del fischio d'inizio.
Il resto è da archiviare nel libro delle occasioni perdute con il rammarico di aver regalato due reti al Renate. La prima nata da una leggerezza individuale, la seconda concessa dopo uno sbandamento collettivo culminato nel fallo di Galli su Spampatti.
Il Renate, però, il pareggio lo merita. I nerazzurri, giunti al settimo risultato utile consecutivo, hanno il pregio di non mollare anche quando la partita sembra ormai dir loro male. Una squadra che non si rilassa per andare oltre i propri limiti. Boldini presenta un 4-3-3 dove trova subito spazio Perini, uno dei reduci della diaspora Monza prelevati negli ultimi giorni. L'altro, Radrezza, si accomoda in panchina ma di lì a poco diventerà il protagonista assoluto, infilando Galli dal dischetto in coda all'incontro. Per la cronaca è il suo primo gol fra i professionisti.
Giampaolo ritrova invece Brighenti e Ale Marchi (il Marchi superstite dopo la cessione di Mattia) e rilancia Ciccone, ufficialmente vice Di Francesco.
L'inizio è traumatico. I padroni di casa passano in vantaggio con Cocuzza che approfitta di un appoggio maldestro di Ciccone e supera Galli. I grigiorossi assorbono lo choc da svantaggio molto gradualmente, nel frattempo Favalli continua a soffrire Cocuzza e Briganti sembra smarrire le misure su Florian. Il problema però riguarda l'atteggimento dei centrocampisti, votati all'impostazione ma poco all'interdizione. Se da una parte il Renate non sempre è efficace nel togliere ossigeno a Jadid, dall'altra i brianzoli godono di spazi enormi dove infilare Chimenti e Muchetti.
Il ritmo resta comunque basso. Troppo. Assenza di intensità che permette ai nerazzurri di difendersi con ordine. Almeno sino a quando la palla non capita fra i piedi di Kirilov. Il bulgaro prima non riesce a superare Cincilla, poi si materializza nel cuore dell'area e con un morbido esterno destro da antologia fissa l'1-1. Da lì in avanti la Cremo riesce anche a farsi apprezzare per la continuità nella manovra. E se non passa in vantaggio sulle conclusioni di Jadid e Brighenti è solo per la bravura del portiere avversario. Allora è nuovamente Kirilov a trovare il modo di mandare in fuga la Cremo con un sinistro che si infila nel sette, complice una deviazione. Manca poco più di un quarto d'ora al termine e i grigiorossi si trovano nella condizione migliore per congelare il vantaggio. I cambi non offrono al Renate spunti di cronaca, almeno fino alla palla persa a centrocampo che Muchetti trasforma nella verticalizzazione buona per Spampatti, lasciato completamente solo dai difensori. A far precipitare le cose è poi l'uscita disperata di Galli, sanzionata con il calcio di rigore per fallo sull'attaccante. La partita si spegne dopo il 2-2 firmato da Radrezza. Per la Cremo un punto in più in classifica e altri due lasciati per strada.
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
-
Cremona 24/01/15Segue »
Cremo, pareggio a Meda
Il bulgaro ribalta lo svantaggio iniziale, ma nel finale un rigore dà il pareggio ai brianzoli
Il Renate pareggia nel finale
-
19/04/24 13:14Segue »
Polittico, insieme
Per la rubrica Mostre e oltre: Piero Della Francesca. Il polittico agostiniano riunito
per la prima volta -
12/03/20 23:45Segue »
"Uniti per la provincia di Cremona": il territorio si mobilita per i nostri ospedali
Nasce l'associazione promossa dalle forze economiche del territorio, Fondazione Arvedi – Buschini, la Libera Associazione Agricoltori Coldiretti, Associazione Industriali, Confartigianato Cremona e Confartigianato Crema, Libera Artigiani di Crema, Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Confcooperative, per raccogliere fondi in sostegno dei nostri operatori sanitari in trincea contro il coronavirus -
06/10/23 15:08Segue »
«Vaccinarsi con fiducia»
Intervista alla dottoressa Laiolo, responsabile dell’Unità Operativa
Vaccinazioni dell’Asst di Cremona -
19/04/24 17:19Segue »
«Musicologia, restauro, lettere e beni culturali:
Università di Pavia: grande interesse per l’Open Day a Palazzo Raimondi
a Cremona corsi di laurea unici in Italia e particolari» -
19/04/24 17:07Segue »
Elisa Zucchelli, cremasca, trionfa al concorso “Juvenes Translatores”
Prima traduttrice su 357 candidati. La gara europea ha visto coinvolte 701 scuole del vecchio Continente -
22/03/24 17:16Segue »
I giovani come il “Big Bang”
Università Cattolica, celebrato il Dies Academicus nel 40esimo della presenza a Cremona. Giovanni Arvedi: «Facciamo sì che creino per la nostra comunità cose importanti»
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.