Mister Montorfano non nasconde l'emozione
«ma possiamo far vedere le nostre qualità»
Un paio di dubbi da risolvere (Giorgi, acciaccato, e la scelta del portiere titolare) e la Cremo anti-Verona è pronta. Domenica i grigiorossi si misureranno con un'avversaria e con uno stadio da Serie A. Mister Montorfano arriva all'appuntamento a testa alta: «Affrontiamo una squadra molto importante, che l'anno scorso è andata vicina alla qualificazione in Europa League. Per noi sarà un altro passo importante, dai 1500 spettatori dell'esordio allo Zini, ai 6 mila di Trapani ai 15 mila e forse di più del Bentegodi».
A qualche ragazzo potrebbero tremare le gambe, ma il tecnico grigiorosso invita tutti alla serenità: «Dirò ai ragazzi di stare tranquilli. Sarà senza dubbio una bella emozione, anche per me, che già a Trapani ho ritrovato uno scenario che non vedevo da diversi anni. Però da giocatore ricordo che giocare davanti a tanta gente mi dava una carica speciale. Soprattutto quando partivo da sfavorito: è una situazione che ti permette di essere libero mentalmente».
E davvero questa Cremo non ha nulla da perdere: «L'obiettivo è quello di fare una buona partita, di non subirla completamente. Loro senza dubbio avranno il controllo del gioco e del possesso palla. Voglio vedere il carattere dei ragazzi, se riusciranno a sfruttare le poche opportunità che potranno capitarci. Certo – aggiunge – come nel secondo tempo della partita di Trapani sarà importante saper soffrire. Però vorrei che almeno a tratti facciamo vedere anche noi qualcosa di positivo con la palla tra i piedi».
Montorfano ricorda un precedente: «Nel 2001, l'anno della C2, ricordo che satavamo facendo un ottimo percorso in Coppa Italia. Alla vigilia del campionato però dovevamo giocarci il passaggio del turno contro la Spal, squadra di C1, che in attacco schierava un certo Pellissier. Scelsi di far giocare le seconde linee. Uscimmo sconfitti 4-1, ma vincemmo la prima di campionato».
Già, perché la trasferta di Verona è da pelle d'oca, ma venerdì allo Zini arriva l'Albinoleffe per la prima di campionato: «E' quello il nostro obiettivo» conferma il mister. Ma niente turnover anche se, anticipa, «a Trapani i titolari avevano 23 anni di media; stavolta potremmo ringiovanire ancora un po' la formazione». Senza illusioni. E senza paura.
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