Simoni soddisfatto: «Saranno i nostri leader»
Intanto è in arrivo il baby talento Messetti
MARCHI E BASSOLI, GIOVANI LEADER
«In una squadra – spiega il presidente Gigi Simoni - c'è chi parla e chi deve ascoltare... e presto si capisce chi è meglio che parli di meno e corra di più». Ecco, nelle Cremo che sta nascendo, Mattia Marchi e Alessandro Bassoli, sono tra quelli che dovrebbero avere qualcosa da dire, soprattutto ai più giovani.
Nessun problema per il difensore che approda in grigiorosso in prestito dal Chievo, dopo due stagioni da protagonista all'Alto Adige. Ha 23 anni, ma le responsabilità non lo hanno mai spaventato: «Già l'anno scorso – spiega – il Sudtirol mi ha chiesto di guidare la difesa. E in fondo è quello che ho sempre fatto, anche nella giovanili da capitano al Bologna».
Mattia Marchi sembra più timido davanti a microfoni e taccuini, ma (lui di anni ne ha 24) porta in dote un campionato vinto con la maglia dell'Entella. Insomma, sa come si fa... «Anche l'Entella, l'anno scorso, si è presentata al via con diversi giocatori nuovi, ma aveva già un gruppo solido. Questo ha aiutato, ma è con il lavoro che si crea l'intesa». «Contano le persone – conferma Bassoli, che la B l'ha solo sfiorata, persa in finale playoff contro la Pro Vercelli – e l'alchimia che si crea nello spogliatoio. Per questo è fondamentale il ritiro pre-campionato».
MESSETTI IN ARRIVO
Quello grigiorosso sembra andare a gonfie vele, tra campo e mercato. Mentre i due nuovi acquisti si presentano, Michele Messetti è in viaggio verso la città del Torrazzo per chiudere il cerchio, almeno per questa prima fase della sessione estiva. Un altro obiettivo centrato dal ds Giammarioli che ha vinto una fitta concorrenza per accaparrarsi il gioiellino del Chievo. (classe 1995). Giovani sì, dunque, ma solo se sono bravi. «Con i giovani servirà pazienza – avverte però il presidente – perché a quell'età gli errori si fanno, ma noi dovremo cercare di aiutarli senza fare dei drammi. D'altra parte l'esperienza non è un'invenzione, serve per fare risultato. però ha bisogno di tempo per crescere. E qui ci sono giocatori che hanno già fatto campionati e che ci possono aiutare».
A crescere. E a vincere. «Forse non siamo favoriti – riflette Marchi – e questo alleggerisce le pressioni. Però chi viene a giocare a Cremona sa che arriva in una società e in una piazza ambiziosa. Quindi giocheremo sempre per vincere». «Sono sicuro – continua Bassoli – che anche se il tipo di rosa è diverso rispetto a quella dell'anno scorso, la mentalità e gli obiettivi rimarranno gli stessi. Poi vedremo nel corso dell'anno dove riusciremo ad arrivare: di sicuro i risultati migliori non si ottengono con le individualità, ma con il gruppo».
CAMBIO DI ROTTA
E il riferimento alla passata stagione stuzzica Gigi Simoni: «Sono stati fatti errori e io sono stato il primo (e forse anche l'unico) a prendermi le responsabilità. Avevamo puntato su giocatori che avevano già dato tanto e a cui probabilmente restava poco da dare. E a vedere il campionato mi sono divertito poco, al di là dei risultati, perché è la prestazione che lascia soddisfatti. Se poi lo spirito è quello giusto e le prestazioni positive, sarà anche più facile ottenere risultati».
E' un cambio di rotta quello che chiede il mister del secolo: «Io facevo l'attaccante – attacca – e quando segnavo 10 gol,a fine stagione ero più contento per i 5 che avevo fatto segnare ai compagni. Segnare è bello, ma se fai segnare un compagno sei felice tu ed è felice anche lui. La gioia è doppia. E le gioie, così come i dolori, nel calcio, non sono mai di uno solo, ma di tutta la squadra».
PEDINE IN ORDINE
Una squadra fatta aperò anche di equilibri tattici, strategie e pedine messe al posto giusto. Simoni e Giammarioli hanno seguito un piano preciso concordato con il tecnico Montorfano e il suo staff. «Ognuno ha il suo ruolo. Abbiamo cercato di far combaciare le caratteristiche di tutti». Bassoli è il difensore mancino che serviva per completare la linea a quattro da cui non ci si discosterà, Marchi è il jolly ideale per l'attacco: seconda punta a fianco di Brighenti se si dovesse scegliere di giocare con il trequartista o esterno destro in un eventuale tridente con Kirilov sul fronte opposto. Con una discreta visione della porta, come dimostrano i 6 gol segnati nella passata stagione con l'Entella.
L'arrivo di Messetti (altro mancino naturale), fortemente voluto da Giammarioli e marcato stretto fino al sì definitivo, offrirà poi un'alternativa di fantasia al centrocampo, partendo da interno di sinistra con possibilità di avanzare sulla trequarti.
BABY MA NON TROPPO
Quella che sta nascendo è dunque una Cremo più fresca (la media d'età si abbassa di più di tre anni, dagli oltre 27 dell'anno scorso, ai quasi 24 di quest'anno) ma non certo costruita per fare la comparsa. Brighenti, Palermo, Favalli, Jadid, Kirilov, Alessandro Marchi, ora l'altro Marchi e Bassoli sono tutti giocatori di prima fascia per la categoria, che hanno già dimostrato di poter fare la differenza. Un gruppo di uomini affidabili che consentirà ai più giovani e ai debuttanti di crescere senza troppe pressioni.
«Bene, adesso... a lavorare» sorride Simoni dopo le domande. Dalla sala stampa dello Zini (dove si trasferiscono anche gli uffici della gestione sportiva della prima squadra) Marchi e Bassoli raggiungono i nuovi comnpagni al Soldi. C'è il solito nutrito gruppo di tifosi ad assistere: «Siamo contenti di aver scelto di restare in città per il ritiro. L'unico fastidio – sorride Simoni – sono moscerini e zanzare. Il Soldi però è ottimo, si lavora benissimo. E qui, allo dietro la curva dello Zini, c'è anche il campo di riserva. Che poi è quello dei grandi trionfi, chissà che camminandoci sopra...»
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