con la Feralpisalò Pea gioca sull'effetto sorpresa:
«Cerchiamo sempre un modo per essere imprevedibili »
«Domani, con la Feralpisalò sarà un'altra bella partita, contro un'altra squadra che punta ai playoff... E sono cinque su cinque». Sorride mister Pea. Poco più di un mese fa nel chiuso dello spogliatoio si chiedeva quanti punti sarebbe riuscita a portare fuori, la sua Cremo in rodaggio, da un inizio di campionato tutto in salita. «Per me i risultati che contano, in questo periodo, sono soprattutto le prestazioni – ripete – perché poi i punti sono la conseguenza».
Certo, il rocambolesco 3-3 nel derby contro il Mantova deve aver lasciato al tecnico grigiorosso qualche interrogativo in più sul percorso di crescita dei suoi che – nel bene e nel male – ha preso per novanta minuti una direzione inattesa. «Ma il nostro modo di lavorare non cambia – assicura -. Cerchiamo sempre di essere imprevedibili per i nostri avversari, togliere punti di riferimento. Come è successo contro il Mantova».
Ecco perché è quasi impossibile strappare al mister qualche indicazione sull'undici titolare. «Lavoriamo su due moduli – gira al largo – il nostro 3-5-2 e il 3-4-3. Ci serve anche per cambiare a partita in corso».
C'è grande cura nell'affrontare il tema tattico e nell'analisi quotidiana degli avversari. Ma i pilastri su cui Pea e il suo staff intendono fondare la stagione grigiorossa sono altri: «La Cremo ha sempre messo in campo un forte spirito di squadra e questo deve essere l'elemento predominante, indipendentemente da sistema di gioco che utilizziamo. L'altro aspetto che ritengo essenziale è far capire alla squadra quanto siano importanti le risorse, anche quelle che sfruttiamo per porzioni di gara. Per il momento ho grande disponibilità da parte di tutti e i risultati si vedono».
Soddisfatto dell'atteggiamento dei suoi, dunque, il mister guarda con ottimismo al prossimo passaggio di crescita. La Feralpi è un osso duro, è collaudata e verrà allo Zini per cercare il colpo grosso. La Cremo lo sa: «Io credo che per una squadra sia una capacità importante quella di adattarsi all'avversario e colpire dove è più debole o meno organizzato. Poi capitano partite in cui se giochi più basso è per i meriti e la forza dell'altra squadra. Il calcio del resto è imprevedibile – conclude - , non sempre quello che pensi di fare in campo ti riesce. A volte vinci calciando una volta sola, a volte otto volte non bastano e pareggi... Io sono sempre per fare i punti: se ti adatti a fango, vento e sole puoi fare punti dappertutto, anche se in maniera diversa».
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