L'attaccante pugliese si presenta
«Niente paragoni, sono Pasquale e basta»
«Ispirarmi a qualcuno. No, io sono Pasquale. Pasquale e basta». Non servono troppe parole per capire che Maiorino è uno che sa quel che vuole. Pugliese di Taranto, 26 anni, 30 gol nelle ultime due stagioni con Sorrento e Torres, l'attaccante confessa di avere un debole per il modo di giocare di Antonio Cassano. Una simpatia legata certamente anche alla terra d'origine in comune. Come con un altro pugliese: «Dieci anni fa – racconta Pasquale nel suo primo giorno da grigiorosso – io giocavo in eccellenza a Francavilla. Prisciandaro giocava nel Casarano: era un attaccante fortissimo e so che qui è un idolo. Io? Beh, cercherò di conquistare sul campo la stima dei tifosi».
Una trattativa non semplice, quella per portare in grigiorosso il goleador della Torres, in un'estate complicata per il club sardo. Pasquale ringrazia la vecchia società e quella nuova che lo ha fortemente voluto, superando una nutrita concorrenza, per fare coppia con Brighenti. La più forte del campionato? «Ce la possiamo giocare alla pari con tutti». Poche parole molti gol. Anche se fino a due anni fa lo score non era così importante. Che cosa è cambiato per Maiorino? Semplice: «Prima non giocavo con continuità, negli ultimi anni ho trovato allenatori che mi davano fiducia». Insomma, per segnare, bisogna giocare. Già, ma dove? «Seconda punta o trequartista, io sono a disposizione». Mister Pea ringrazia.
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