Le opportunità (e le difficoltà burocratiche) legate al nuovo piano di sviluppo rurale, la questione nitrati, l’impegno per la tutela e valorizzazione del vero made in Italy, la chance rappresentata da Expo 2015, la grandissima difficoltà degli allevamenti di fronte a un prezzo del latte inaccettabile, le incognite legate all’accordo commerciale Stati Uniti-Europa (il Ttip), il problema nutrie. Di tutti questi temi hanno parlato l’Assessore Regionale all’agricoltura Gianni Fava e il Presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini – in un dialogo franco e concreto con i numerosissimi agricoltori presenti – nell’incontro “Le nuove sfide del 2015: il rilancio del reddito in agricoltura, dal PSR ai nitrati” organizzato da Coldiretti Cremona lunedì 26 gennaio a Rivolta d’Adda, nell’ambito della Fiera di Sant’Apollonia.
La sala convegni “Oriana Fallaci” era gremita per un appuntamento che ha voluto assicurare informazione e confronto a trecentosessanta gradi con gli imprenditori agricoli, con l’obiettivo di capire scenari, problematiche e prospettive dell’agricoltura italiana. Fava ha ribadito l’impegno di Regione Lombardia – e in primis del suo Assessorato – su più questioni vitali per le imprese agricole, dall’entrata in vigore del nuovo Psr alla soluzione del problema nitrati. L’Assessore Regionale ha denunciato le lungaggini burocratiche, puntando il dito verso Commissione europea e Mipaaf, in relazione ai ritardi nell’apertura dei bandi legati al Psr, ed ha rimarcato che la Regione è pronta da tempo. Sulla questione nitrati, decisiva per il futuro delle aziende zootecniche, Fava ha ricordato d’aver sollecitato più volte il Ministro Martina perché rispetti il patto “salva-stalle” siglato in casa Coldiretti lo scorso 29 novembre, con l’impegno preso dal Governo di emanare entro 45 giorni un decreto per la ridefinizione delle zone vulnerabili (dopo di che le Regioni avranno 30 giorni per disegnare la nuova mappa di gestione degli effluenti d’allevamento).
Sul tema prezzo del latte è intervenuto il Presidente Voltini, sottolineando il valore delle azioni messe in atto da Coldiretti nel segno della trasparenza e dell’origine in etichetta (“unica strada per impedire che latte e cagliate in arrivo, anonime, dall’estero vengano spacciate per prodotto made in Italy, confondendosi con il nostro latte, con il prodotto autenticamente italiano, e sottraendogli valore”) e ribadendo il forte impegno dell’Organizzazione nella battaglia sul prezzo alla stalla. Sul tema Expo 2015 l’Assessore Fava ha rimarcato “la necessità che questa grandissima chance non si fermi a Milano, ma che arrivi a tutti i nostri territori”, generando un circuito virtuoso che porti reddito e l’atteso rilancio.
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