“Il Tavolo interprofessionale del latte di questo pomeriggio al ministero delle Politiche agricole è stata l’occasione per un passo avanti importante per uscire dallo stallo del prezzo”.
Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, all’esito dell’incontro odierno al ministero delle Politiche agricole.
“Ringrazio il ministro Martina, che ha accolto prontamente la richiesta avanzata dalla Lombardia di convocare le parti – ha proseguito Fava - e auspico che nei prossimi i rappresentanti dei produttori e dell’industria di trasformazione possano raggiungere un accordo equilibrato sul corrispettivo per il latte alla stalla”.
La fissazione di un prezzo del latte, per l’assessore lombardo, “è la condizione imprescindibile per dar vita a un programma come quello presentato dal ministro Martina, che come Regioni intendiamo sostenere e migliorare, anche perché la Lombardia è coinvolta in prima persona nel sostenere gli allevatori e la filiera, convinta che le produzioni del territorio, pari al 42% del totale nazionale in termini di latte liquido, siano un valore aggiunto non soltanto per la produzione dei grandi formaggi Dop, ma anche per un latte alimentare di alta qualità”.
Il piano presentato dal Mipaaf si basa su cinque punti cardine: miglioramento della qualità del latte; campagna di educazione alimentare per invertire il calo dei consumi del fresco; promozione su mercati esteri dei grandi formaggi italiani; revisione della normativa sui prodotti trasformati in modo da valorizzare la qualità dei prodotti italiani; richiesta alla Commissione europea di accelerare l’attuazione del regolamento sull’etichettatura, in modo da indicare il luogo di trasformazione e quello di mungitura del latte commercializzato.
“Non possiamo non condividere un piano che per molti aspetti risponde alle richieste avanzate in passato dalla Lombardia”, ha commentato Fava, ribadendo il proprio appoggio all’iniziativa del ministero delle Politiche agricole.
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