Questa mattina, a Soresina (CR), Trescore Cremasco (CR), Crema (CR), Acquanegra Cremonese (CR), Ospitaletto (BS), Quinzano (BS), Crotone e Milazzo (ME), si è conclusa un’operazione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cremona che, con il concorso di personale dei Comandi territorialmente competenti, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Cremona -dott. Guido SALVINI- su richiesta del Pubblico Ministero dott. Francesco MESSINA, nei confronti di 13 soggetti (dei quali 5 stranieri) ritenuti, a vario titolo, responsabili di traffico di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.
Al termine delle attività sono stati tratti in arresto:
- M.N. di anni 27, associato alla Casa Circondariale di Cremona;
- D.A. di anni 45, associata alla Casa Circondariale di Brescia-Verziano;
- F.G. di anni 31, associato alla Casa Circondariale di Cremona;
- E.A. di anni 34, sottoposto agli arresti domiciliari in Soresina (CR);
- M.G. di anni 22, sottoposto agli arresti domiciliari in Crotone;
- B.N. di anni 59, sottoposto agli arresti domiciliari in Acquanegra Cremonese (CR);
- E.M. di anni 39, sottoposto agli arresti domiciliari in Trescore Cremasco (CR);
- A.E. di anni 30, sottoposto agli arresti domiciliari in Crema (CR);
- N.K. di anni 33, sottoposto agli arresti domiciliari in Ospitaletto (BS);
- V.A. di anni 39, associato alla Casa Circondariale di Milano-Opera;
- S.F. di anni 50, sottoposto agli arresti domiciliari in Quinzano (BS);
- M.A. di anni 28, sottoposto agli arresti domiciliari in Crotone;
- A.K. di anni 32, sottoposto agli arresti domiciliari in Milazzo (ME).
Le indagini avevano inizio -nel gennaio 2012- dopo alcuni primi riscontri positivi, a seguito di servizi di osservazione e pedinamento, finalizzati a verificare l’esistenza di una rete di spaccio attiva nel Comune di Soresina (CR), in prossimità dei locali pubblici frequentati abitualmente da F.G. dove si aveva motivo di ritenere che avvenissero i contatti per la cessione degli stupefacenti. Escussi a sommarie alcuni presunti “clienti”, essi confermavano gli elementi indiziari sin lì raccolti.
Ottenuti i primi riscontri investigativi, veniva attivata una fitta rete di intercettazioni telefoniche, dalla quale emergevano immediate ed importanti conferme.
In seguito venivano individuati i canali attraverso i quali il F.G. si approvvigionava dello stupefacente (cocaina), per la successiva rivendita a terzi, consentendo progressivamente di estendere l’attenzione anche su nuovi soggetti, italiani e di origini magrebine.
Attraverso le indagini svolte è stato possibile documentare come l’attività di spaccio fosse assai redditizia e “a tempo pieno”. Infatti, la gran parte dei personaggi deferiti non avevano un’occupazione stabile, né disponevano di altri mezzi di sostentamento, se non quelli derivanti dallo spaccio di droga.
Le investigazioni permettevano di procedere ad alcuni arresti con altrettanti sequestri di cocaina:
- 12 aprile 2012, deferimento in stato di libertà di D.A. e A.M. ritenute responsabili di detenzione sostanze stupefacenti a fini di spaccio e sequestro di 6 dosi (gr 3 circa) di sostanza stupefacente del tipo "cocaina";
- 09 maggio 2012, arresto di A.E. ritenuto responsabile di detenzione sostanze stupefacenti del tipo “cocaina” a fini di spaccio e sequestro di gr.29,00 di cocaina;
- 21 maggio 2012, deferimento in stato di libertà di F.G. e G.C. ritenuti responsabili di detenzione sostanze stupefacenti a fini di spaccio e sequestro gr 5,00 di sostanza stupefacente del tipo "cocaina";
- 31 agosto 2012, deferimento in stato di libertà di E.K. ritenuto responsabile di detenzione sostanze stupefacenti a fini di spaccio e sequestro gr 17,00 di sostanza stupefacente del tipo "cocaina" e somma contante € 1.475;
- 31 agosto 2012, segnalati n.5 cittadini italiani ex art.75 D.P.R. 309/1990, quali assuntori di sostanze stupefacenti, con conseguente sequestro di varie dosi di cocaina ed hashish;
- 09 settembre 2012, arresto di A.Y. ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini spaccio di gr. 490,00 circa di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” pura, non ancora “tagliata” e la somma contante di euro 520,00.
Gli accertamenti sull’attività di spaccio posta in essere da un intero nucleo familiare, originario del crotonese, faceva altresì emergere una parallela attività delittuosa, consistente nello sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, riguardante almeno 5-6 ragazze dell’Europa dell’est, gestita dalla D.A. Le ragazze romene venivano messe a disposizione di svariati clienti della zona, procacciati dalla donna stessa, che contrattava il prezzo, gli orari e le varie prestazioni, trattenendo per sé una quota dell’importo pagato dai clienti.
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