Una delle sensazioni più piacevoli trovandosi all’estero è quella di imbattersi in qualcosa che ricordi il paese d’origine. Potrebbe capitare, ad esempio, a un turista casalasco a bordo di una nave da crociera che si trovi nella necessità di spegnere un mozzicone o buttare qualcosa fuori dalla cabina. In un’azienda di Casalmaggiore, la “Laminart Complementi d’arredo”, si stanno preparando proprio in questo periodo ben 17mila posaceneri in acciaio inox destinati al nuovo transatlantico di una nota compagnia di navigazione. Un numero sterminato di piccoli ed eleganti contenitori su cui sarà visibile il marchio di fabbrica dell’azienda produttrice a cui si aggiungerà anche il logo “Op viaggiare nell’Oglio Po” concesso dal Gal e utile a identificare ancora meglio il territorio di provenienza. Già, perchè la Laminart che pure non ha alle spalle una storia centenaria, ha compiuto molta strada, trovandosi non a caso a viaggiare, con i propri oggetti, nei mari di tutto il mondo. Mirko Minardi, il giovane titolare, racconta che, comunque, anche in questo caso il merito della nascita di questa attività si deve a un genitore: «Questa era un’azienda artigianale ed è diventata una piccola industria sorta sulle ceneri della Metalnova di Vicobellignano la cui società, di cui faceva parte anche mio padre Francesco, si è poi sciolta lasciando spazio a me e mio fratello, ora purtroppo scomparso». Il nome attuale deriva dalla fusione delle parole “La Minardi Artistica”, abbreviato poi in Laminart. In sostanza, dalla primavera del 1995 all’interno dell’edificio che si vede a fianco della strada Sabbionetana prima di Casalmaggiore, vengono costruiti dispositivi d’arredo per bar, ristoranti, forniture alberghiere e residenze di lusso. Un capannone di 3mila metri quadrati coperti dove trovano lavoro 14 dipendenti per un fatturato che, lo scorso anno, ha raggiunto i due milioni di euro...
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