Architetto e giornalista, la cremonese Anna Casotti, originaria di Casalbuttano, vive negli Stati Uniti da cinque anni. Abita a New York, fra le città più colpite dalla pandemia, dove si accinge a trascorrere il suo primo Natale dell’era Covid-19. In questa lunga intervista ci spiega come ha vissuto questi mesi così difficili, anche per gli Usa, sul fronte dell’emergenza sanitaria, qual è la percezione degli americani di quanto sta accadendo al loro Paese, il tutto fortemente condizionato anche dalle imminenti elezioni presidenziali dove persino il coronavirus è diventato terreno di scontro elettorale.
Giorno dopo giorno, anche negli Usa, come in tanti altri Paesi, il numero dei contagi (e delle vittime) sta aumentando in modo esponenziale. Come state vivendo questa situazione? E come avete vissuto negli ultimi mesi l’emergenza sanitaria?
«Vivo a Manhattan e, come in ogni parte del mondo, ci siamo abituati a convivere con Covid-19 ritornando pian piano alla normalità, con le dovute precauzioni: due metri di distanza tra le persone, mascherina sempre al volto, spostamenti in bicicletta, cene all’aperto....
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