Un incontro per capire insieme quali azioni possono essere messe in atto e per capire i tempi del raddoppio della ferrovia Mantova-Cremona-Milano. E’ quanto chiede in una lettera inviata al Presidente della Regione Attilio Fontana e a Claudia Maria Terzi, Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia, il Sindaco Gianluca Galimberti facendosi interprete della condizione dei pendolari cremonesi che, sulla scorta di quanto emerge quotidianamente dai racconti di queste settimane, resta difficilissima.
Una situazione, come scrive il Sindaco, che “ha raggiunto un limite inaccettabile al quale si deve assolutamente porre rimedio”. Dopo avere riportato nella lettera la dettagliata testimonianza degli stessi pendolari, il Sindaco chiosa che c’è poco da commentare: “Trenord non fa quello che deve fare. Gli investimenti non si vedono. Almeno la gestione corretta delle informazioni ai pendolari sarebbe il minimo”. “C’è bisogno assoluto di una svolta - sottolinea con forza il primo cittadino – perché la situazione, la vita delle persone, lo sviluppo di un territorio lo richiedono”.
Qui di seguito il racconto, riportato nella missiva, di quanto deve sopportare ogni giorno chi utilizza il treno per e da Milano: “I pendolari cremonesi, nel torrido mese di giugno, hanno dovuto subire, oltre al caldo, anche di disagi di Trenord. Prevedere temperature elevate non era difficile, eppure nelle ultime settimane tanti viaggi non sono stati effettuati per guasti al materiale rotabile, dovuti, spesso e volentieri, al malfunzionamento dell'aria condizionata: per esempio il treno 2659 del 25/06 non è stato effettuato per guasto all'impianto di aria condizionata nella cabina pilota. Tanti viaggi vengono effettuati comunque senza aria condizionata: il 3659 del 27/6, fermo nella campagna lodigiana senza aria condizionata, ha costretto i pendolari a richiedere l'intervento dei carabinieri a bordo per poter permettere l'apertura delle porte. Trenord manca totalmente di informazione nei confronti dei pendolari, che spesso e volentieri si trovano in stazione centrale a Milano senza un treno (per citare un esempio, è capitato svariate volte nell'ultimo mese che il materiale rotabile del treno 2661 in partenza alle 18.20 da Centrale arrivassi in stazione a Milano in ritardo o che addirittura venisse soppresso da Milano Centrale a Lambrate, creando disagio ai pendolari già in stazione Centrale). I disagi e i malfunzionamenti denunciati tramite avvisi e App ufficiali sono spesso falsi o incompleti lasciando le persone in balia degli eventi. Senza contare che il giustificativo più frequente è "guasto agli impianti di circolazione" imputabile quindi a RFI. Ricordiamo però, in caso ci fosse bisogno, che i pendolari pagano l'abbonamento a Trenord, ed è quindi compito di quest'ultima garantire il servizio e far rispettare la viabilità anche a RFI”.
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