Qui di seguito l'articolo del Sole 24 Ore.
I consorzi agrari entrono in Bonifiche Ferraresi alla chiusura dell’aumento di capitale da quasi 32 milioni di euro totalmente sottoscritto.
La nuova Bonifiche Ferraresi guidata da Federico Vecchioni, nata un anno fa quando una cordata imprenditoriale ha rilevato le quote di maggioranza detenute dalla Banca d’Italia, accoglie nella compagine piccoli soci attivi nella filiera produttiva, ingressi che confermano il piano industriale volto a creare sinergie regionali.
I piccoli soci si affiancano agli azionisti di riferimento che avevano acquistato Bonifiche Ferraresi in cordata: cioè il nucleo costituito da Cariplo, Sergio Dompé, la Per Spa di Carlo De Benedetti, Aurelia srl e Autospeed G di Beniamino Gavio, Carilucca, la Inalca del gruppo alimentare Cremonini e Ornella Maria Federspiel.
Sono infatti entrati in Bonifiche Ferraresi Bios Line, azienda di Padova leader nel comparto delle officinali, con un investimento di 1 milione, il gruppo Farchioni (storico leader oleario italiano che ha investito 2, 5 milioni) che si propone di sviluppare la filiera olivinicola, ma anche i Consorzi Agrari Italiani e alcuni aggregati regionali (Consorzi del Nord est, Consorzi dell’Emilia, Consorzi della Maremma) che hanno deciso di contribuire con 8 milioni.
Tra i nuovi soci c’è anche la Ocrim di Cremona, azienda leader nell’industriale meccanica nella produzione di impianti molitori (1,5 milioni di euro di investimento). Proprio Ocrim considera infatti l’operazione sinergica per lo sviluppo della filiera cerealitica del frumento duro e vede in Bonifiche Ferraresi una piattaforma produttiva di riferimento per tutto il comparto.
In campo è scesa anche la Società italiana Sementi, una delle aziende leader della moltiplicazione e della selezione delle sementi, e infine la Banca popolare di Cortona (che metterà sul piatto 1,5 milioni di euro), istituto locale che ha visto in Bonifiche Ferraresi l’opportunità per lanciare nuove iniziative su tutta la filiera alimentare agricola della Val di Chiana.
Parte quindi il piano industriale di Bonifiche Ferraresi che in 5 anni metterà a disposizione per i territori di riferimento (cioè le aree Jolanda di Savoia – Ferrara, Santa Caterina – Cortona) investimenti per 32 milioni di euro: si tratta di un unicum nel settore dell’agricoltura non solo in Italia, ma anche a livello europeo.
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