“Siamo stanchi di sentire le solite cose, ma non vogliamo nemmeno rassegnarci al declino, perché il meglio dell’alimentare italiano lo produciamo noi”: Cia Est Lombardia, attraverso il proprio presidente Luigi Panarelli, si rivolge direttamente al premier Matteo Renzi, chiedendo con urgenza azioni concrete per contrastare la grave crisi agricola e sostenere i comparti del lattiero-caseario e della zootecnia, ormai vicini al collasso, e con essi anche la qualità delle produzioni che essi rappresentano. Un messaggio di speranza nel futuro ma nel quale la speranza deve essere “coltivata” da un atteggiamento delle istituzioni più pronto e più presente sulle urgenze dell’oggi e del domani: “Personalmente, ma tutta la categoria lo ritiene, l'azione in campo è insufficiente – scrive Panarelli nella sua missiva al premier – Cito il taglio alle agevolazioni fiscali sui carburanti, la gestione del prelievo sulla campagna lattiera 2014/15 come le difficoltà dell’erogazione di un acconto sulla Pac. Non viene colta la gravità della situazione resa ancor più pesante dagli eventi atmosferici, prima con la grandine e oggi la grande siccità”. Portando ad esempio la sua stessa attività di imprenditore nel settore lattiero-caseario, e sottolineando come il calo di redditività e la fuga dei giovani dalle aziende stiano assumendo contorni apparentemente irreversibili, Panarelli chiede con urgenza una serie di interventi che il Governo dovrebbe mettere in campo in tempi almeno certi. In particolare per il lattiero caseario serve un piano di promozione e la proroga per il ritiro straordinario dei due formaggi grana.
Stalle che chiudono, zootecnia allo stremo e Dop in grave sofferenza: nei giorni scorsi Cia Est Lombardia ha approvato un ordine del giorno in cui viene valutata la possibilità di avviare iniziative di sensibilizzazione nelle manifestazioni fieristiche di rilevanza nazionale.
La prossima stagione agricola può dunque aprirsi nel segno di una mobilitazione nazionale per mettere pressione al Governo e spingerlo finalmente ad intervenire e impegnare il Ministero dell’Agricoltura ad assolvere realmente ad un ruolo propulsivo del comparto: “Ai primi di Ottobre, nei padiglioni di Expo 2015, taglieremo una forma di Parmigiano Reggiano di 10 anni, ritrovata sotto le macerie del terremoto a Mantova: quale prodotto alimentare genuino – conclude il presidente della Cia Est Lombardia - può resistere per 10 anni senza conservanti ed essere ancora eccezionale? Questa è la riflessione che lasciamo al premier Renzi al fine di valutare se non sia il caso di intervenire, una volta per tutte, a sostegno di una delle eccellenze italiane”.
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