icone e graffiti pop
personale dell'artista newyorkese
C'è il sorriso di Lady Diana e lo sguardo discreto di Maria Callas, ci sono i grattacieli della New York anni Cinquanta e i volti enigmatici de Los Muertos, una bottiglietta di Crodino e le ballerine di Degas. C’è tutto questo nel mondo a colori di Frank Denota, artista newyorkese protagonista dello spazio Bipielle Arte di Lodi fino al 30 giugno.
The latest ten years è il titolo della prima mostra antologica del pittore italo-americano, già ospite del territorio cremonese nel 2013 e nel 2016. «Fu il contatto con l’imprenditore cremasco Umberto Cabini e l’amore per il nostro Paese a suggerire l’idea di un percorso espositivo dedicato agli ultimi dieci anni di attività, suddivisi in cicli pittorici», spiega l’art dealer Enrico Caruso. «Siamo partiti da Starlight, omaggio alle stelle della musica e del cinema, per proseguire con i grandi personaggi del secolo scorso di 900% People e le tele ispirate agli oggetti di design italiano, realizzate in collaborazione con l’Associazione Disegno Industriale. Segue il ciclo From New York to Italy, sulla migrazione degli anni ‘50 negli Stati Uniti, la collezione dedicata alla tradizionale festa messicana di Ognissanti, per finire con Holocaust, dipinti sulla Shoah già esposti in una sinagoga di Boston. Per l’autore “rappresentare” significa rileggere e restituire un’immagine leggera nella propria profondità, un’icona che diluisce le tinte drammatiche dei soggetti senza togliere spazio alla riflessione. La scelta di organizzarla in Italia non è affatto casuale: «come suggerisce il cognome, Denota è figlio di una coppia italiana giunta negli Stati Uniti verso la metà degli anni Cinquanta», spiega la curatrice Francesca Barbi Marinetti. «Ciò ha sviluppato in lui un interesse per le tematiche sociali, che traspaiono in tutte le opere». Il tema delle migrazioni, più che mai attuale, è filtrato attraverso tinte pop e sublimato nei volti delle celebrità italiane, divenute icone novecentesche negli USA...
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