Agricoltura-ambiente: Silvia Coderoni, ricercatrice alla Smea, indaga le relazioni: da un lato la necessità di limitare l’impatto ambientale, dall’altro serve incrementare produzioni e produttività per far fronte alla domanda di cibo

Semplificando ma probabilmente non sbagliando, si potrebbe dire: le relazioni tra prestazioni ambientali e produttività in agricoltura sono complesse. E a testimoniarlo, oltre all’esperienza quotidiana di migliaia di imprenditori agricoli italiani vi sono sempre più studi scientifici. Come quelli presentati da Silvia Coderoni, ricercatrice presso il Dipartimento di economia agroalimentare dell’Università Cattolica di Cremona agli studenti della Smea, in un seminario tenuto in inglese – Smea è sempre più internazionale – ma attagliato anche sulla realtà italiana.
Al di là del fatto che spesso venga sopravvalutato, è chiaro che, come tutte le attività economiche, anche l’agricoltura abbia un effetto climalterante, attraverso emissioni di gas serra. E se negli ultimi decenni, nei principali Paesi Occidentali, il trend di emissione è in discesa, una “inversione a u” – ha spiegato Coderoni – è da escludersi senza l’intervento di politiche attive che aiutino a contenere le emissioni di questi gas a un livello sostenibile. Detto questo, nel seminario è stato anche sottolineato come il punto di partenza forse più importante per l’implementazione di queste politiche sia a quale livello calibrarle. Perché dagli studi realizzati, emerge come l’ambito più opportuno per calcolare se esista una relazione tra perfomance ambientali e produttività sia quello aziendale...
Al di là del fatto che spesso venga sopravvalutato, è chiaro che, come tutte le attività economiche, anche l’agricoltura abbia un effetto climalterante, attraverso emissioni di gas serra. E se negli ultimi decenni, nei principali Paesi Occidentali, il trend di emissione è in discesa, una “inversione a u” – ha spiegato Coderoni – è da escludersi senza l’intervento di politiche attive che aiutino a contenere le emissioni di questi gas a un livello sostenibile. Detto questo, nel seminario è stato anche sottolineato come il punto di partenza forse più importante per l’implementazione di queste politiche sia a quale livello calibrarle. Perché dagli studi realizzati, emerge come l’ambito più opportuno per calcolare se esista una relazione tra perfomance ambientali e produttività sia quello aziendale...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDì 27 MAGGIO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
Stefano Boccoli

