Costruire una Consulta territoriale con direttori di ospedali e Asl, sindaci e medici di base, per portare in Regione Lombardia una proposta concreta di risparmio e ottimizzazione delle risorse in previsione della futura riforma sanitaria.
Così il consigliere regionale, Carlo Malvezzi, si è espresso al termine della visita effettuata questa mattina – 30 settembre – all'ospedale Oglio Po di Vicomoscano.
Se il territorio, insomma, saprà unire le forze e presentare, da solo, un progetto di riorganizzazione fattivo e credibile, le decisioni che il Pirellone prenderà saranno sicuramente meno traumatiche e più prevedibili. L'idea è quella di una vera e propria Alleanza Territoriale.
Così il consigliere regionale, Carlo Malvezzi, si è espresso al termine della visita effettuata questa mattina – 30 settembre – all'ospedale Oglio Po di Vicomoscano.
Se il territorio, insomma, saprà unire le forze e presentare, da solo, un progetto di riorganizzazione fattivo e credibile, le decisioni che il Pirellone prenderà saranno sicuramente meno traumatiche e più prevedibili. L'idea è quella di una vera e propria Alleanza Territoriale.
La proposta è stata subito ben accolta dal sindaco di Casalmaggiore, Claudio Silla, convinto della necessità di un confronto e di un rapporto diretto con chi si troverà a prendere decisioni fondamentali per il futuro della sanità lombarda. Tali decisioni non avrebbero senso se decontestualizzate e prive di una conoscenza precisa del contesto nel quale andranno ad incidere.
Di questo è convinto anche il consigliere Malvezzi che, proprio con finalità conoscitive, ha fatto tappa in territorio casalasco.
Di questo è convinto anche il consigliere Malvezzi che, proprio con finalità conoscitive, ha fatto tappa in territorio casalasco.
Ad Oglio Po, Malvezzi, ha trovato un ospedale all'avanguardia, accreditato Joint Commission e da poco riorganizzato secondo il modello dell'Intensità di Cura. Un modo concreto, ha spiegato il direttore generale, Simona Mariani, per ottimizzare il lavoro del personale, i posti letto e per porsi nei confronti del paziente in un'ottica nuova. E' il medico, infatti, che va verso il paziente.
Quanto alle bozze di riordino uscite nei giorni scorsi Malvezzi è stato chiaro: «Ad oggi non c'è alcuna proposta di legge depositata. Accorpamenti e riorganizzazioni non sono sono all'ordine del giorno. Lo è invece la necessità di continuare a mantenere gli standard sin qui garantiti a fronte di un aumento della domanda di sanità e di risorse diminuite».
«Noi stiamo facendo quel che la riforma ci dirà di fare dopo», ha sintetizzato in poche parole il direttore dell'Asl di Cremona, Gilberto Compagnoni. «Qui a Cremona ho riscontrato una collaborazione con il territorio che non ho mai trovato altrove». Lo ha confermato anche il direttore Mariani: Azienda Ospedaliera e Asl, insomma, sono sulla stessa “linea d'onda” e questo si percepisce anche in termini di organizzazione dei servizi sul territorio.
Le sinergie possibili? In questo è stato particolarmente diretto il sindaco Silla: quelle con il vicino territorio mantovano.
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