spietati e sinceri
Un Funzionario Commerciale e il Vicepresidente Responsabile della Produzione Estera lavorano in diversi uffici del medesimo Edificio, le loro vite vantano “lo stesso tipo di somiglianze di cui godono le rette parallele”, procedono linearmente senza intrecciarsi fino alla sera in cui questi due destini entreranno fatalmente in collisione divenendo inscindibili. Un gruppo di adolescenti punk sono elettrizzati all’idea di partecipare al concerto di Keith Jarrett e si avvalgono dell’aiuto di un po’ di LSD per godersela in totale disinvoltura e spregiudicatezza. Il senatore dello Stato del Texas, uno degli uomini più ricchi e arroganti del paese, decide di condurre personalmente i colloqui ai candidati all’impiego presso il suo ufficio, per stanare eventuali raccomandazioni e assicurarsi l’efficienza lavorativa dei suoi sottoposti. Un uomo che “si è visto spazzare via la fattoria nei durissimi giorni ventosi della Depressione” e ha dovuto dare una svolta alla propria vita, abbracciando il cambiamento e ricercando un nuovo lavoro, si troverà a doversi reinventare ancora una volta perché si sa, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.
È un’umanità in cerca di se stessa e di una propria definizione quella tratteggiata chirurgicamente da David Foster Wallace in questi spietati - ma spaventosamente sinceri - racconti pubblicati per la prima volta negli Stati Uniti nel 1989 e riproposti in Italia quest’anno da Minimum Fax. Il genio, l’amore incondizionato per i dettagli, l’abilità stilistica, la comprensione delle debolezze umane, la denuncia delle nevrosi, l’empatia e lo sguardo sempre lucido e attento sulla società - tratti inconfondibili di uno scrittore che ha saputo forgiare l’anima della narrativa americana contemporanea - sono condensati in queste pagine che susciteranno nel lettore un sentimento di inconfondibile nostalgia in grado di attivare un rapido, ma profondo, sorriso.
“Condividevano lo stesso dolore, anche se ovviamente nessuno dei due lo sapeva”
DA MONDO PADANO DEL 29 DICEMBRE 2017
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