L’attacco dell’organizzazione terrorista Hamas (e di altre formazioni islamiste) iniziato il 7 ottobre 2023 è stato condotto secondo i più classici canoni militari ed ha quasi sicuramente richiesto un appoggio esterno nella pianificazione e nell’organizzazione.
Si è trattato di un’azione complessa che ha applicato i tradizionali principi dell’arte della guerra: la sorpresa, l’inganno, la sincronizzazione delle azioni e la velocità di condotta. Una pianificazione che ha richiesto mesi per essere affinata e coordinata per tutte le “pedine” impegnate nell’aggressione. La sorpresa è stata praticamente totale ed ha evidenziato forti carenze nelle strutture d’intelligence israeliane che hanno sottovalutato la situazione (notizie di stampa riportano che gli Egiziani avrebbero preavvisato Israele che sarebbe successo “qualcosa di grosso”). Circa 5.000 terroristi si sono infiltrati alle 06:00 del mattino di shabbat” (sabato) 7 ottobre ed hanno sfruttato sia la ricorrenza religiosa più sacra per il popolo ebraico, lo Yom Kippur del 6 ottobre (giorno dell’espiazione), sia la giornata di sabato che è dedicata al “riposo”, ovvero alle funzioni religiose.
Questa concomitanza di date deve aver portato ad un “rallentamento” dell’attenzione e ad una riduzione del presidio del territorio da parte delle forze di sicurezza israeliane, oltre ad un mancato monitoraggio, da parte dei servizi dell’intelligence, dei canali di comunicazione chiave utilizzati dagli attentatori palestinesi. Una situazione riscontrabile cinquant’anni orsono con l’inizio della guerra dello Yom Kippur (ma è l’unica analogia), o della “guerra di ottobre” come la chiamano gli Egiziani, che ha colto Tel Aviv completamente di sorpresa.
Lo stesso scenario, per fare un paragone storico, con l’offensiva del Tet, del gennaio 1968, da parte delle truppe del Nord Vietnam e dei guerriglieri Vietcong che hanno sorpreso gli Americani ed i Vietnamiti del Sud che consideravano i territori interessati dall’offensiva (le città di Saigon e di Hue) sotto il loro controllo. L’inganno...
Giorgio Battisti
Generale di Corpo d'Armata
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